Apple ha ottenuto la certificazione FSC (Forest Stewardship Council), organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro, nata nel 1993 per promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni. Si tratta di un ulteriore passo verso l’obiettivo della filiera a ciclo chiuso di Cupertino: arrivare, un giorno, a poter costruire nuovi prodotti usando solo materiali riciclati, a partire da vecchi dispositivi. La carta vergine che Apple usa per i suoi imballaggi proviene da fonti controllate: oltre a tutelare le foreste sostenibili, Apple produce le confezioni di iPhone 7 con materiali gestiti in modo responsabile: carta riciclata, bambù e scarti di canna da zucchero.
La scorsa settimana il Forest Stewardship Council ha certificato circa 320.000 acri di foreste per la lavorazione che Apple sfrutta in Cina. Il marchio FSC identifica i prodotti contenenti legno proveniente da foreste gestite in maniera corretta e responsabile secondo rigorosi standard ambientali, sociali ed economici. La foresta di origine è stata controllata e valutata in maniera indipendente in conformità a questi standard (principi e criteri di buona gestione forestale), stabiliti e approvati dal Forest Stewardship Council tramite la partecipazione e il consenso delle parti interessate.
Di FSC fanno parte gruppi ambientalisti e sociali (Greenpeace, WWF, Legambiente, BWI – Building & Wood Workers International), comunità̀ indigene, proprietari forestali, industrie che lavorano e commerciano il legno e la carta, gruppi della Grande Distribuzione Organizzata (come Ikea e King sher), ricercatori e tecnici, per un totale di quasi 900 membri.
La buona gestione del patrimonio forestale viene promossa attraverso un sistema di certificazione volontario, indipendente e di terza parte, valido a livello mondiale e specifico per il settore forestale e i prodotti legnosi, in cui sono coinvolti diversi soggetti. Per tenere conto della diversità̀ ecologica e delle specificità gestionali delle varie zone del mondo, questo tipo di certificazione prevede l’adattamento dei principi e criteri alle diverse realtà̀ nazionali e/o regionali.
Gli standard nazionali regolano nel dettaglio le modalità̀ con cui viene gestita la foresta: pianificazione degli interventi, comportamento in foresta, abbattimento ed estrazione del legname, monitoraggio degli impatti immediati e a lungo termine. La certificazione definisce le modalità̀ per la partecipazione e la consultazione degli stakeholders locali e nazionali, cioè̀ dei soggetti portatori di interessi ambientali, economici e sociali nei confronti della corretta gestione del luogo.
La certificazione della Catena di Custodia (CoC) garantisce che le materie prime, utilizzate per realizzare un prodotto, provengano da foreste certificate FSC. Le regole della Catena di Custodia valgono per il legno, i suoi derivati (carta e cellulosa) e i prodotti forestali non legnosi (tra cui sughero, funghi, resine, gomme e bacche).
Questo tipo di certificazione è necessaria per tutte le organizzazioni che acquisiscono la proprietà̀ legale di un materiale o un prodotto certificato FSC e vogliono rivenderlo come certificato, anche nel caso di pura compravendita o in assenza del possesso fisico della merce. Le aziende che producono, trasformano o commercializzano prodotti legnosi e non, certificandosi possono dimostrare il proprio impegno nell’impiego responsabile delle risorse forestali e così diventare più̀ competitive ed efficienti, migliorando la propria reputazione.
Due terzi delle nuove foreste certificate nella provincia di Hunan sono di proprietà e gestite Maoyuan Forestry, la parte restante è gestita dall’azienda pubblica Qinlian Forestry Company di Guangxi. In Cina, insieme al WWF, Apple ha avviato un ambizioso progetto: a oggi 130.000 ettari di foresta hanno ottenuto la certificazione del Forest Stewardship Council. Se gestite correttamente le foreste sostenibili possono fornire abbondanti risorse per moltissimo tempo. Apple si era prefissata di tutelare e piantare nuove foreste a gestione sostenibile, sufficienti a coprire tutto il suo fabbisogno di imballaggi. L’obiettivo è stato raggiunto quest’anno e la produzione annua dei progetti di conservazione forestale supera la quantità di fibre vergini usate negli imballaggi dei prodotti Apple nel precedente anno fiscale.
In collaborazione con il Conservation Fund Apple sta tutelando oltre 14.600 ettari di foresta negli Stati Uniti orientali e afferma che man mano che crescerà o cambiarà il suo fabbisogno, continuerà a proteggere e a creare nuove foreste sostenibili per procurarsi la carta usata negli imballaggi.
Non mancano ovviamente il ricorso a tecnologie che consentono di ottimizzare il consumo di carta. Quando è possibile, viene data la precedenza a quella riciclata: nell’anno fiscale 2016, oltre il 60% della carta usata per le confezioni è stata prodotta con fibre di legno riciclate. Gli imballaggi sono pensati in modo da contenere meno plastica. Lo scomparto per gli accessori nella scatola di iPhone 7, per esempio, è realizzato con un mix di due materiali: fibra di bambù coltivato in modo sostenibile, e bagassa, un residuo della lavorazione della canna da zucchero.