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Apple obbligata a rimuovere l’Uber cinese da App Store

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Apple è stata obbligata dal regolatore cinese a rimuovere l’app di Didi Global da App Store. Si tratta di una sorta di Uber cinese, che era stata già diffidata a modificare le sue regole di sicurezza sulla raccolta dati utente. Ecco i fatti.

L’app in questione è di proprietà di Didi Global, società in cui Apple ha investito 1 miliardo di dollari. Bloomberg riferisce che il divieto è stato annunciato domenica dalla Cyberspace Administration of China, citando gravi violazioni sulla raccolta e sull’utilizzo delle informazioni personali da parte della società, senza entrare nei dettagli.

Il regolatore ha ordinato a Didi di risolvere questi problemi, seguendo i requisiti legali e gli standard nazionali, e di adottare misure per proteggere le informazioni personali dei suoi utenti.

La decisione significa che Apple e altri operatori di store digitali su altre piattaforme dovranno rimuovere Didi Chuxing dai loro elenchi. Si ritiene che la decisione “insolitamente rapida” sia arrivata solo due giorni dopo l’inizio della revisione da parte del regolatore.

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Il divieto è entrato in vigore immediatamente, ma gli utenti che hanno scaricato l’app prima di domenica possono ancora utilizzarla. Didi ha affermato di aver già interrotto le registrazioni di nuovi utenti a partire dal 3 luglio e di essere al lavoro per rettificare la sua app in conformità con i requisiti normativi.

Apple nel 2016 ha investito 1 miliardo di dollari nella società cinese di ride-hailing. La mossa è stata descritta dal CEO ‌Tim Cook‌ all’epoca come un “investimento strategico” che avrebbe aiutato Apple a comprendere meglio il mercato cinese. Dopo il suo investimento, ad Apple è stato assegnato un posto nel consiglio di amministrazione di Didi Chuxing.

Non è chiaro quale impatto potrebbe avere il divieto sulla partecipazione di Apple in Didi, ma la decisione segue le mosse più ampie di Pechino per frenare l’influenza delle più grandi società Internet cinesi e rafforzare la proprietà dei dati personali di centinaia di milioni di utenti detenuti da protagonisti del settore del calibro di Alibaba, Tencent e altri ancora.

Non è la prima volta che Apple viene obbligata alla rimozione di app dall’App Store. In passato la Mela ha rimosso dall’App Store alcune app su richiesta del governo, riferendolo di averlo fatto per ottemperare a leggi locali.

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