Apple continua a esplorare tecnologie in grado di determinare il livello di pressione su schermo touch e un nuovo brevetto registrato presso il Patent Office statunitense rivela che la società ha studiato allo scopo dei sensori a infrarossi. Nel nuovo brevetto è descritto un metodo per determinare il grado di forza dell’utente su uno schermo tattile di tipo capacitivo sfruttando ricevitori e trasmettitori che filtrano i raggi infrarossi e in grado sia di rilevare la posizione delle dita, sia distinguere i tocchi soft da quelli più decisi.
Il sistema usato da Apple per determinare la pressione su uno schermo touch è noto come FTR, Frustrated Total Internal Reflection, in sostanza un metodo che – in accoppiata a uno schermo capacitivo – determina la velocità della luce che rimbalza sulle creste e i solchi delle impronte, riuscendo tramite particolari algoritmi di comprendere il grado di pressione.
La tecnologia FTR è stata usata da Microsoft dopo l’acquisizione della società Perceptive Pixel, specializzata in ricerche, sviluppo e produzione di interfacce multi-touch ed espressamente citata da Apple nel brevetto. Tra i prodotti che usano tale tecnologia, PixelSense, il dispositivo in precedenza noto come Surface che permette a più utenti di manipolare contenuti digitali con l’uso di movimenti naturali, gesticolazione delle mani o oggetti fisici. L’implementazione di Microsoft non prevede meccanismi direttamente sensibili al tocco, ma utilizza una serie di videocamere per l’individuazione degli oggetti.
Apple non ha ancora implementato negli schermi touch meccanismi in grado di identificare il livello di pressione ma da anni sta registrando brevetti specifici. Oltre agli infrarossi, Cupertino in altri brevetti ha previsto l’uso di membrane, sensori in grado di leggere la pressione esercitata, pannelli tattili con più livelli di pressione e altro ancora.