Apple non integra schermi con tecnologia IGZO di Sharp, in ogni caso la multinazionale della Mela acquista da sola l’intera produzione di uno stabilimento Sharp, la Fab 1 di Kameyama. Ricordiamo che le voci sull’impiego da parte di Apple di schermi IGZO circolano da anni: i nuovi indizi che sembrano smentire questa tesi emergono dalle dichiarazioni rilasciate da Norikazu Hoshi, senior executive managing officer di Sharp, durante una intervista concessa al Nikkei Asian Review. Più precisamente il dirigente precisa che: “L’intera produzione dello stabilimento Numero 1 di Kameyama è assorbito da una sola azienda (Apple)”. Così non è chiaro se sia proprio Norikazu Hoshi a citare Apple o se invece il riferimento a Cupertino sia stato inserito dal giornalista, infatti il nome di Apple è riportato tra parentesi nell’intervista.
E’ interessante notare che secondo il top dirigente di Sharp il livello di rischio associato a questa situazione è alto. L’osservazione può dipendere da due ragioni principali: Apple potrebbe decidere di cambiare fornitore e così Sharp rischierebbe di perdere in un colpo solo l’intera produzione di uno stabilimento. Ma dal punto di vista del costruttore l’elevato livello di rischio è molto più probabilmente dovuto alla fornitura di un singolo cliente, rispetto a una produzione più diversificata per conto di più acquirenti.
In ogni caso per diversificare i rischi Sharp sta investendo per convertire alla produzione di display con tecnologia IGZO lo stabilimento numero 2 sempre a Kamayama. Qui verranno costruiti schermi in alta risoluzione per smartphone. Così alla luce di queste recenti dichiarazioni sembra che Apple abbia deciso di non integrare schermi IGZO in iPhone e iPad: lo stabilimento numero 1 non sembra infatti sia mai stato aggiornato e adattato per questo tipo di produzione.
Ricordiamo che diversi mesi fa Apple sembra abbia concesso a Sharp somme consistenti per l’acquisto e l’ammodernamento dei propri impianti. Anche se allora si era ritenuto che l’importo fosse destinato a una linea di produzione IGZO, molto più probabilmente la somma sembra invece essere stata impiegata per trasformare le linee di produzione della Fabbrica 1 di pannelli per TV in impianti per la costruzione di pannelli per iPhone e iPad con tecnologia LPTS. Secondo DisplaySearch, società di analisi specializzata nel mercato degli schermi, quest’ultima tecnologia più tradizionale e più diffusa, ha ormai raggiunto livelli di perfezionamento tali da assicurare pannelli con qualità e resa simili a quelli della tecnologia IGZO ma realizzabili a costi sensibilmente inferiori.