Apple non era a conoscenza dei precedenti di Velvin Hogan, presidente della giuria che ha condannato Samsung nell’ormai noto processo che ha visto l’azienda coreana confrontarsi con Cupertino in USA.
Apple non ha individuato alcun avvocato di Apple, o altro membro del team legale di Apple, che fosse a conoscenza che il signor Hogan era stato parte di cause legali che coinvolgono Seagate fino a dopo la conclusione del processo, quando Samsung ha sollevato la questione in relazione alle sue mozioni post-processo
Queste sono state le dichiarazioni ufficiali di Apple, che tenta di rispondere all’ultimo affondo di Samsung: l’azienda sud coreana vuole infatti annullare il processo sulla base del fatto che Velvin Hogan avrebbe potuto avere una condotta imparziale nel processo, allo scopo di rivalersi trasversalmente su Seagate, azienda ora di proprietà di Samsung e per cui aveva lavorato, e da cui era stato licenziato dopo alcuni contenziosi legali.
Samsung però vuole fare chiarezza e ha chiesto ad Apple di rivelare con precisione quando la Mela ha scoperto esattamente il legame fra Hogan e Seagate:
Se Apple sapeva che le affermazioni signor Hogan non erano veritiere e per tutto il tempo è rimasta in silenzio al fine di ottenere un vantaggio tattico in sede di processo da un giurato di parte, la colpa di Apple si giustificherebbe una sanzione di rilievo e certamente è qualcosa che deve essere comunicato.
Il giudice Lucy Koh dovrà decidere il prossimo 6 dicembre in che modo giudicare la questione sollevata da Samsung in base al potenziale conflitto di interessi di Hogan; nella stessa data dovrà altresì decidere se confermare il blocco permanente della vendite di 9 dispositivi Samsung, in conseguenza della sentenza della scorsa estate.