Ming-Chi Kuo, il più autorevole analista nel prevedere future novità in arrivo da Apple, ritiene che il primo chip modem 5G progettato dalla multinazionale di Cupertino sia in ritardo per errori nel processo di sviluppo.
Viceversa secondo Florian Muller uno dei massimi esperti di diritto su brevetti e marchi, il posticipo non è dovuto a un errore di Apple, bensì alle intricate questioni legali che obbligano reciprocamente Apple e Qualcomm.
Le complicazioni sono dovute sia dall’accordo di pace e collaborazione tra Apple e Qualcomm per le forniture di chip modem 5G per iPhone e non solo, sia per la precedente e intricata battaglia legale su diritti e royalty che per il momento giace assopita, ma che potrebbe tornare a divampare nei prossimi anni.
Nelle scorse ore negli Stati Uniti è passata quasi in sordina la notizia che la Corte Suprema USA non ascolterà l’appello di Apple per riaprire e rilanciare la battaglia legale sui brevetti contro Qualcomm. Secondo gli osservatori d’Oltreoceano la scelta della Corte Suprema risulta in linea con la volontà della Casa Bianca, che forse preferisce evitare lo scontro tra due dei suoi più importanti colossi della tecnologia in un momento di grandi preoccupazioni per l’economia USA e globale.
In base alle scadenze degli accordi in corso tra Apple e Qualcomm, la battaglia legale potrebbe riaccendersi nel 2025 oppure nel 2027, in quest’ultimo caso se Apple decidesse di estendere la durata del contratto originale. Ma Florian Muller prevede che il duello tra Apple e Qualcomm potrebbe addirittura riaccendersi tra diversi anni, fino al 2029, quando scadranno i brevetti oggetto della disputa.
Questo significa che, salvo colpi di scena, dovremo attendere ancora un po’ prima di poter vedere in azione il primo chip modem Apple 5G all’interno di un iPhone, in sostituzione della storica componente fornita da Qualcomm.
La smentita di Muller secondo alcuni osservatori indica che Ming Chi Kuo forse sta perdendo agganci e contatti che in tutti questi anni gli hanno permesso di accedere a informazioni di prima mano sulle novità in arrivo da Apple, ma questo è decisamente un po’ troppo presto per poterlo affermare con certezza.