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Apple non fa più parte del Consiglio di Amministrazione di Didi Global

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Nel 2016 Apple aveva investito un miliardo di dollari in Didi Global, azienda nota in Cina per l’app di ride-hailing (prenotazione di vettura e conducente) omonima, una sorta di Uber locale.

Sei anni dopo, l’azienda di Cupertino abbandona senza grande clamore il partner cinese. Lo riferisce Bloomberg spiegando che il dirigente scelto da Apple per il ruolo in questione ha lasciato il Consiglio di Didi Global, e che quest’ultima fatica sempre di più a riconquistare terreno dopo il giro di vite di Pechino sulle aziende legate a internet.

Adrian Perica, vice presidente di Apple responsabile corporate development, ha rassegnato le proprie dimissioni dal Consiglio di Didi, mossa confermata questo mese in uno scarnissimo comunicato (una sola riga) individuato sito web di Didi. La partenza di Perica, dirigente che si occupa di strategie della Mela che riguardano fusioni e acquisizioni, è solo l’ultimo atto di un tumultuoso anno per Didi. Da quando quest’ultima ha presentato un’offerta pubblica iniziale (Ipo) a New York, contro il volere di Pechino, è stata indagata in Cina da parte dell’Amministrazione cinese per il cyberspazio (Cac), provocando la chiusura dell’app dedicata a nuovi utenti e il ritiro dagli store in Cina, con conseguente crollo in Borsa a luglio dello scorso anno a meno di una settimana dal suo debutto sulla piazza di New York, con perdite pari all’80% del suo valore di mercato.

A maggio Didi ha annunciato il delisting dalla borsa valori di New York (New York Stock Exchange) e lo scorso mese è stata sanzionata dal governo cinese per l’equivalente di 1,2 miliardi di dollari per presunte infrazioni che, secondo il governo di Pechino, avrebbero danneggiato la sicurezza nazionale, sanzione che ha ad ogni modo messo fine a un anno di indagini.

Il CEO di Apple Tim Cook con Jean Liu, presidente di Didi Chuxing
Il CEO di Apple Tim Cook con Jean Liu, presidente di Didi Chuxing

Perica era arrivato nel Consiglio di Didi nel 2016, dopo l’investimento da 1 miliardi di dollari di Apple nell’Uber cinese, scelta che avrebbe dovuto permettere alla Mela di disporre di un punto di riferimento nel mercato cinese, nonostante le crescenti tensioni USA-Cina. All’epoca il CEO di Apple, Tim Cook, aveva definito la mossa “un grande investimento economico” ma con il senno di poi si è rivelato uno dei peggiori investimenti di Cook, forse la mossa più sbagliata di sempre per l’amministratore delegato della Mela.

Perica, ex banchiere di Goldman Sachs, è arrivato in Apple nel 2009 e riferisce direttamente a Tim Cook. Apple sembra avere frenato i suoi investimenti negli ultimi due anni, diventata più cauta come altri big del settore, spaventati dal periodo di incertezza economica.

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