Apple non comunica più quanto spende in pubblicità. Il dettaglio in questione è sparito dall’ultimo Form 10K, il documento destinato alla Securities and Exchange Commission, l’equivalente della nostra Consob, con il quale le società quotate in borsa riferiscono dettagli su operazioni e bilancio agli organi di vigilanza statunitense.
Nel report di ottobre non c’è nessuna menzione diretta alle spese pubblicitarie. Un analista di Wells Fargo fa notare la stranezza spiegando che la voce è utile per tenere conto delle spese della società e quanto investe in percentuale sulle entrate. Lo scorso anno fiscale Apple aveva speso 1,8 miliardi di dollari in advertising, cifra da anni costantemente in crescita come dimostra il grafico che riportiamo in calce.
Nella sezione del documento inviato alla SEC, alla voce “spese pubblicitarie” Apple ha indicato semplicemente che i costi in quesitone sono espressi come sostenuti e inclusi nelle spese generali, amministrative e di vendita (SG&A, Selling, General and Administrative).
La logica lascerebbe immaginare che Apple abbia speso ancora cifre record per il 2016, ma le spese generali sono diminuite dell’1% rispetto allo scorso anno, pari a 14,1 miliardi di dollari. Nel rapporto di Apple si spiega che “la diminuzione nelle spese nell’ultimo anno fiscale è dovuta principalmente a inferiori costi discrezionali e nelle spese di advertising, parzialmente compensate da un incremento nell’organico e relative spese”.