Apple non taglierà del tutto i ponti con Qualcomm e quest’ultima continuerà a essere uno dei fornitori di chip-modem per l’iPhone. È l’ultima indiscrezione che arriva dal mondo della finanza e degli analisti, finora convinti che Apple volesse continuare ad andare avanti scegliendo esclusivamente Intel come fornitore di chip-modem per i suoi dispositivi.
Citando sue non meglio precisate fonti a conoscenza dei piani Apple, Fast Company riferisce che che la Mela avrebbe sottoscritto un contratto con Intel per la fornitura del 70% dei modem LTE dei futuri iPhone, riservando a Qualcomm il restante 30%. Apple continuerà dunque a dipendere in qualche modo da Qualcomm e non potrà liberarsi ancora del tutto del produttore di chip-modem.
Da tempo le due aziende sono in lotta per problematiche relative al pagamento di royalty. La Mela ha da tempo bloccato il pagamento di licenze che in passato gonfiavano i conti di Qualcomm, convinta che il gruppo imponga commissioni eccessive per le sue licenze e che violi le leggi antitrust. Da quando Apple ha smesso di pagare, gli utili di Qualcomm non sono più ai fasti di un tempo, conseguenza del braccio di ferro legale con la Casa di Cupertino, e molti erano pronti a scommettere che Apple non avrebbe più sfruttato i chip-modem di Qualcomm, rivolgendosi esclusivamente a Intel.
Nei mesi passati sono emerse voci secondo le quali Apple avrebbe avviato trattative anche con MediaTek, altro potenziale fornitore dei chip-modem che progetta e vende componenti per smartphone, tablet, e per le comunicazioni wireless.
In passato Apple ha usato esclusivamente chip modem di Qualcomm, ma con le ultime generazioni di iPhone ha cominciato a usare anche i chip modem costruiti da Intel. Questo è già avvenuto con iPhone 7 e 7 Plus e anche con i nuovi iPhone 8 e iPhone 8 Plus. Apple ha tempo fino a giugno per decidere il da farsi, in pratica fino a tre mesi prima da quando, tipicamente, ogni anno viene presentato il nuovo iPhone.