Un attacco dimostrativo. Così si può definire l’azione di un gruppo di pirati informatici che si denomina “AntiSec” (abbreviazione di anti security) grazie alla quale sono stati pubblicati i nomi di 27 persone i cuoi nome utente e password giacevano criptati su un server di Cupertino dove erano stati collocati al termine di un sondaggio.
L’atttacco, rivendicato su Twitter dove si trova anche il “bottinio” dell’operazione, è stato di proporzioni limitate; limitati anche i danni prodotti visto che gli hackers non hanno esposto dati sensibili. La finalità era quella di lanciare un segnale in direzione di Cupertino. “Anche Apple potrebbe essere presa di mira. Ma non preoccupatevi, siamo impegnati altrove” riporta brevemente il post online. Secondo quanto riportato dal The Wall Street Journal tra i membri del gruppo AntiSec ci sono pirati che in precedenza facevano parte di un altro gruppo che si firmava Lulz Security, estinto da qualche tempo.
L’azione sta comunque avendo grande risonanza su alcune testate giornalistiche dalle quali viene citato come l’ennesimo perpetrato contro diverse multinazionali e anche enti ed agenzie governative statunitensi, il più celebre dei quali è senza dubbio il massiccio furto di dati e il conseguente lungo blocco di funzionamento dei server Sony.