Nel 1997, in concomitanza con il ritorno di Jobs in Apple, la multinazionale della Mela stava valutando l’idea di costruure degli “Apple Cafe”, eccentriche e futuristiche strutture nelle quali le persone avrebbero potuto pranzare, fare affari e usare i computer Apple. Ne parla Fast Company spiegando che l’idea era frutto di una collaborazione con Mega Bytes (un gruppo britannico d’investimento immobiliare), azienda alla quale Apple voleva concedere in licenza nome e brand.
Tony Christopher, ex dipendente di Disney Imagineer e fondatore del Landmark Entertainment Group, era stato incaricato di preparare il concept e nell’intervista di Fast Company ha condiviso alcune bozzetti mostrando ciò che avrebbe potuto essere il cybercafé in questione, spiegando alcuni dettagli di questa storia finora poco nota.
Steve Jobs era stato coinvolto nel processo di progettazione e aveva scelto il team di Christopher dopo aver visto suoi precedenti lavori in alcuni negozi al dettaglio. Il co-fondatore di Apple era alla ricerca di qualcosa che permettesse all’azienda di legarsi di più agli utenti, idea che portò alla concezione di un cybercafé (un internet point) attrezzato con prodotti Apple. Su ogni tavolo avrebbe dovuto esserci un computer utilizzabile dalle persone per ordinare cibo e bevande da un menu selezionato, guardare film, navigare sul web, progettare pagine web, avviare giochi e applicazioni di videoconferenza.
Il concetto era in pratica l’antesignano dei moderni Apple Store, con spazi nei quali si sarebbero venduti anche i prodotti di Apple. Invece era del tutto diverso com’era stato concepito l’ambiente che non ricorda per niente le linee essenziali e minimaliste dei moderni Apple Store ma rappresentava qualcosa in linea con idee stilistiche dell’epoca.
Il primo cybercafe era previsto a Los Angeles seguito poi da altri in varie parti del mondo. Apple è andata piuttosto avanti nel concept e nella progettazione, al punto da avere previsto non solo un sito web ad hoc ma anche l’apertura di altri cybercafe a Parigi, Londra, New York, Tokyo e Sydney.
Fu creata una pagina web promozionale ma l’idea fu poi abbandonata e Jobs preferì concentrarsi su quelli che sono oggi gli Apple Store. Il primo di questi ultimi fu aperto nel 2001, sotto la guida di Ron Johnson. Nei 17 anni seguenti gli store sono stati aperti in 20 diverse nazioni e la Casa di Cupertino ha ora 491 Apple Store in tutto il mondo.