Dopo aver raggiunto il traguardo di 40 milioni di abbonati all’inizio di questo mese, con 2 milioni di utenti acquisiti solo negli ultimi due mesi, Apple Music si prepara a crescere del 40% su base annua, almeno stando agli analisti.
A riportare la previsione è il WSJ, che stima una crescita media il 40% di anno in anno, almeno per il corso dei prossimi 3 anni. Si prevede che Apple registrerà un fatturato totale dei Servizi a 8,3 miliardi di dollari per il secondo trimestre fiscale dell’anno. L’analista Ben Schachter di Macquarie Capital tuttavia, osserva come Apple Music sarà probabilmente una delle parti meno redditizie del business di Cupertino.
A discolpa di Apple c’è anche da ammettere che in generale il business della musica non è particolarmente redditizio, principalmente per via di diritti e royalties alti che devono essere corrispoti alle varie etichette e agli artisti. Gli analisti stimano per Apple Music un margine lordo di circa il 15%. Si tratta di numeri in realtà inferiori rispetto ai concorrenti: per Spotify il margine lordo per quest’anno è di circa il 24%.
La concorrenza tra Apple Music e Spotify continua così ad essere particolarmente accesa. Si aspetta l’ennesima mossa di Spotify per attirare a sé parte dell’utenza: in queste ore arrivano le prime schermate della nuova applicazione, mentre il 24 aprile ci saranno annunci più importanti: gli abbonati gratuiti di Spotify avranno presto un maggiore controllo sulla musica da ascoltare. Questo potrebbe essere un duro colpo per Apple, che invece non propone un servizio gratuito con supporto alle pubblicità.