Niente più esclusiva su Apple Music: il catalogo musicale della cantautrice Taylor Swift sarà disponibile anche su altri servizi di musica in streaming, inclusi i principali competitor di Cupertino: Amazon Music, Tidal, Pandora Premium e Spotify. L’annuncio arriva in concomitanza del traguardo dei 10 milioni di copie vendute per l’album “1989” e la certificazione dei 100 milioni di singoli digitali della Recording Industry Association of America.
Per quanto riguarda Spotify, TechCrunch spiega che gli album della cantante saranno disponibili sia per utenti con account standard gratuito, sia per quelli con account Premium a pagamento. Ricordiamo che nel 2014 Taylor Swift aveva deciso di boicottare Spotify, non pubblicando – così come altri artisti e band – album importanti, sicura di poter negoziare condizioni più favorevoli in ragione del suo “peso”: in questo momento Taylor Swift è senza dubbi una delle principali popstar statunitensi.
La Swift nel giugno del 2015 aveva attaccato anche Apple rifiutando inizialmente di distribuire l’album “1989” perché, a suo dire, i tre mesi gratis di Apple Music “distruggevano la musica”. Ad agosto dello stesso anno, fece sapere che Apple aveva deciso di cambiare il sistema di retribuzione degli artisti presenti su Apple Music, rispondendo “con un’umiltà che non hanno le startup”.