Da quando esiste (era il 2015), Apple Music è migliorato notevolmente, ma c’è ancora molta strada da fare, e lo dimostra anche il fatto che per il 2023 sono previste due attesissime funzionalità che sono già offerte da Spotify.
La dissolvenza incrociata
Una di queste evidenti omissioni su iPhone e iPad è il supporto alla dissolvenza incrociata, una funzione che Apple in realtà offre da decenni, fin dai tempi dell’iPod, ma per qualche strana ragione su Apple Music ancora non c’è.
Per chi non lo conoscesse, il crossfade permette ad una canzone di aumentare gradualmente il suo volume all’avvio mentre quella precedente svanisce altrettanto lentamente; questo fondamentalmente elimina gli intervalli di silenzio tra un brano e l’altro. Ci sono app che permettono di regolare la durata di questo effetto di dissolvenza: ad esempio su Mac si può impostare su un valore compreso tra 1 secondo e 12 secondi.
A rendere questa lacuna ancora più bizzarra è il fatto che la dissolvenza incrociata per Apple Music è disponibile su Mac e Android, quindi la domanda è: perché Apple non ha esteso questa funzione anche su iPhone e iPad? Mistero.
Il gemello di Spotify Connect
Da anni attraverso la funzione Connect, Spotify permette di usare un dispositivo per controllare da remoto l’ascolto su un altro, ad esempio usando l’iPhone come telecomando per gestire la musica in riproduzione sul Mac.
Apple Music offre qualcosa di simile su HomePod, ma per il momento la compatibilità si ferma qui, quindi tutti gli altri dispositivi dell’azienda non cel’hanno. In un mondo ideale si dovrebbe invece poter fare la stessa cosa su iPhone, iPad, Mac, Apple Watch, Apple TV e via dicendo.
La cosa strana è che le basi per poter introdurre una funzionalità come questa già ci sono: basti pensare alle tecnologie Handoff e AirPlay.
E non solo
Apple potrebbe comunque migliorare il suo servizio musicale anche sotto altri aspetti: in particolare, puntando sulle prestazioni e sull’affidabilità nella navigazione dell’app nelle varie piattaforme.
E ancora manca all’appello Apple Music Classical, che l’azienda aveva promesso di lanciare entro la fine del 2022.