Il singolo “Call Out My Name” di The Weeknd è stato trasmesso in streaming su Apple Music 6 milioni di volte in un solo giorno. Quasi il doppio rispetto allo streaming dello stesso brano su Spotify, riprodotto circa 3,5 milioni di volte nelle prime 24 ore dal lancio sulla piattaforma.
Il dato, comparato poi con i 26 milioni di riproduzioni in streaming dell’album “My Dear Melancholy” che lo contiene, è impressionante se pensiamo che il numero di abbonati Apple Music (38 milioni) è decisamente inferiore rispetto agli abbonati di Spotify (71 milioni).
Il dato è molto interessante perché in parte spiega le precedenti dichiarazioni di Eddy Cue in merito alla differenza di mercato tra i due servizi concorrenti. In un’occasione, il vicepresidente anziano della divisione Internet Software and Services di Apple ha infatti spiegato che entrambi i servizi hanno molto spazio per crescere indipendentemente da chi è in testa oggi.
Effettivamente, nonostante la differenza nel numero di abbonati, Apple Music sembra attualmente contare un maggior numero di utenti coinvolti. Se dovesse mantenersi questa tendenza c’è perciò la possibilità che il servizio di Apple possa nel tempo diventare più attraente rispetto alla concorrenza. Segnali in questo senso sono già emersi negli Stati Uniti negli scorsi mesi: entrambi i servizi di streaming infatti vedono crescere il numero di abbonati ma mentre la crescita di Spotify in USA mostra rallentamenti, Apple Music continua ad accelerare a percentuali superiori. Se l’andamento rimarrà invariato in questi mesi, qualche osservato ha già previsto che Apple Music supererà Spotify in termini di abbonati USA forse già entro la fine di quest’anno.