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Apple Music Classical sulla rampa di lancio, tutto quello che c’è da sapere

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Sono bastati pochi secondi e nessuna esitazione quando è uscita la notizia che Apple stava per lanciare la sua app Apple Music Classical per correre sulla pagina dello store e preordinarla. Per chi è abbonato ad Apple Music, il servizio di musica in streaming della casa di Cupertino, non solo anche i contenuti dell’ app di musica classica saranno gratuiti, ma è previsto di poter accedere fin da subito.

Anche se sapevamo che Apple ci lavorava, da un po’ di tempo avevamo perso la fiducia: i ritardi erano stati infatti molti a partire dall’acquisizione di Primephonic, il popolare e molto quotato servizio di streaming dedicato alla musica classica che è la base della nuova app così come iTunes, ricorderanno i più anziani tra gli utenti Apple, è stata lanciata nel 2001 ma è nata dalle ceneri di un’altra app acquistata da Apple, assieme ai suoi sviluppatori che vennero assunti per volontà di Steve Jobs: SoundJam MP.

Le ragioni di una app per la Classica

Ma perché una app dedicata alla musica classica? Perché non integrare semplicemente i brani (opere, concerti, etc) all’interno della libreria cloud esistente? La risposta è semplice: perché le persone usano e cercano la musica classica in modo diverso da come fa l’attuale Apple Music con le selezioni basate sui brani. Per questo motivo, per gli utenti di musica classica si pone maggiormente l’accento su contenuti simili di molti artisti.

“Apple Music Classical – dice infatti Apple – rende facile e veloce trovare qualsiasi registrazione nel più grande catalogo di musica classica del mondo, grazie a una ricerca completamente ottimizzata, e gli ascoltatori possono godere della più alta qualità audio disponibile e sperimentare molti brani classici preferiti in un modo completamente nuovo con un audio spaziale coinvolgente”.

Apple Music Classical sulla rampa di lancio

Il problema della musica leggera

C’è una cosa che chi non ascolta musica classica (o altri tipi di musica, come ad esempio quella indiana) non capisce. È la struttura, costruita culturalmente, della musica pop-rock, che è basata su poche cose: artista, titolo dell’album, titolo del brano, tipo di registrazione (studio-live). Cercare ad esempio “I Wanna Be Your Slave” dei Måneskin è facile: salta fuori l’album studio, le eventuali versioni live, le cover di altre band.

Invece se volete ascoltare il concerto per violoncello di Dvorak? Quante orchestre diverse lo hanno suonato? Quante di queste orchestre lo hanno suonato più volte, ognuna con un direttore diverso che cambierà drasticamente lo stile dell’esecuzione? Ognuna di esse avrà un solista diverso. A volte si può avere la stessa orchestra, lo stesso direttore e lo stesso solista, ma in una sede diversa e in un’occasione diversa, e quella registrazione avrà caratteristiche desiderabili rispetto alle altre.

Le variabili nel rintracciare una registrazione classica sono esponenzialmente più numerose di qualsiasi altra cosa. E ognuna di queste variabili è fondamentale per la presentazione dell’esecuzione. È un insieme di variabili più ampie e articolate rispetto a quasi tutti gli altri generi. Ci deve essere un modo migliore per cercare tra tutte queste variabili per restringere il campo delle registrazioni, invece del tipico formato “artista-album”. La situazione, per chi ama la classica, è ancora peggiore quando si vuole un pezzo specifico che è sepolto in un album con un titolo diverso.

Apple Music Classical sulla rampa di lancio

Cosa ci sarà dentro

Ecco perché chi deciderà di scaricare e usare l’app troverà delle sorprese che, secondo Apple, non sono possibili con nessun’altra app in circolazione.

Innanzitutto il catalogo, che è il più grande catalogo di musica classica del mondo, con oltre 5 milioni di brani e opere, dalle nuove uscite ai capolavori più famosi. Ancora: migliaia di album esclusivi.

Inoltre, la possibilità di effettuare ricerche per compositore, opera, direttore d’orchestra o persino per numero di catalogo e trovare istantaneamente registrazioni specifiche. Questa è una cosa che semplicemente non esiste su un catalogo così grande e che sarà una rivoluzione per gli appassionati di musica classica nonché per chi si avvicina a questo mondo seguendo un criterio “filologicamente corretto” di ricerca.

La resa audio sarà di massima qualità (fino a 192 kHz/24 bit Hi-Res Lossless) con migliaia di registrazioni in audio spaziale che sappiamo essere il mondo per rendere più coinvolgente la musica: pensato per la musica classica è molto interessante e tutto da provare.

L’importanza della cura editoriale

Dentro gli album ci saranno metadati completi e accurati per essere sicuri di sapere esattamente quale opera e quale artista sta suonando. Migliaia di note editoriali, tra cui biografie di compositori, descrizioni di opere chiave e altro ancora. Una vera enciclopedia che serve moltissimo nel mondo della musica classica, sicuramente molto di più che non per quella leggera: rock, pop, rap etc.

Sappiamo però che la app presenterà alcune interessanti limitazioni. Intanto, come abbiamo detto è possibile preordinare Apple Music Classical sull’App Store. Il servizio è incluso nell’abbonamento standard ad Apple Music, compresi i piani Individuale, Studente, Famiglia e Apple One. Tuttavia al momento del lancio, Apple Music Classical sarà disponibile solo su iPhone. Non ci sarà un’applicazione dedicata per iPad o Mac o Apple Tv o via cloud.

L’applicazione inoltre sarà disponibile ovunque sia disponibile Apple Music, ad eccezione di Cina, Giappone, Corea e Taiwan.

Riassumendo le novità

Ecco in breve le cose da sapere per quanto riguarda Apple Music Classical: è basata su Primephonic, che Apple ha acquisito nel 2021. La nuova app sfrutta le playlist e i contenuti audio di Primephonic, le funzionalità di ricerca, i metadati e altro ancora.

Apple Music Classical funziona in tandem con l’app Apple Music esistente, fornendo funzioni dedicate per un utilizzo più diretto della musica classica sulla piattaforma Apple Music, ma con molte delle stesse funzioni, come il supporto per l’audio spaziale.

Come suggerisce il nome, l’app contiene esclusivamente musica classica, offrendo oltre cinque milioni di brani, centinaia di playlist curate e migliaia di album esclusivi.
Apple ha dichiarato di aver collaborato con artisti e istituzioni di musica classica per offrire contenuti e registrazioni esclusive in Apple Music Classical, tra cui tracce Hi-Res Lossless e Spatial Audio.

Il design dell’app è basato su Apple Music, ma con un’interfaccia utente semplificata che utilizza in larga misura il font New York di Apple invece di SF Pro. L’app Apple Music Classical non contiene una scheda Radio e non è ancora chiaro se supporterà le stazioni radio classiche di Apple Music.

L’app abbiamo detto che presenta un’esperienza di ricerca più efficace, cosa questa che consente agli utenti di effettuare ricerche per compositore, opera, direttore d’orchestra, numero di catalogo e altro ancora.

La schermata Now Playing ha uno sfondo completamente bianco o nero, a differenza di Apple Music, che genera uno sfondo a partire dalla grafica dell’album del brano in riproduzione. La schermata presenta anche un pulsante informativo al posto dei testi**, che fornisce descrizioni scritte dettagliate dei brani.

Questo perché c’è molto da leggere. Come dicevamo l’applicazione presenta ricche biografie dei compositori, note editoriali e informazioni dettagliate sulle opere principali.

L’app ha anche molte illustrazioni originali. Infatti Apple ha commissionato per Apple Music Classical opere d’arte uniche di artisti famosi, utilizzando palette di colori e riferimenti artistici del periodo classico di riferimento. I primi ritratti includono Ludwig van Beethoven, Frédéric Chopin e Johann Sebastian Bach, e altri arriveranno in futuro.

Apple Music Classical sulla rampa di lancio
La tripletta magica: Bach, Beethoven e Chopin.

Non esiste ancora una versione di Apple Music Classical per iPadOS, quindi si tratta di un’applicazione solo per iPhone. Una versione Android di Apple Music Classical è in lavorazione e arriverà “presto”, secondo Apple.

Apple Music Classical è inclusa gratuitamente negli abbonamenti Apple Music o Apple One, ma non è inclusa nel piano Apple Music Voice.

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