La fuoriuscita di Jimmy Iovine e le manovre nel campo della musica indicano che Apple ha cambiato strategia: Cupertino sta diventando più aggressiva nel settore e punta gli occhi su iHeartMedia, colosso USA delle radio tradizionali in crisi da anni.
Secondo alcuni dirigenti del settore, al lancio tre anni fa Apple Music era un prodotto inferiore, non all’altezza di iTunes. Nel tempo le cose sono migliorate ed ora per gli addetti ai lavori risulta evidente che Cupertino ha cambiato ancora strategia nel campo della musica.
Sotto la guida di Jimmy Iovine Apple Music ha puntato tutto su costosi contratti con grandi star per canzoni e album in esclusiva, ora invece Apple si sta muovendo in direzioni completamente diverse. Alla guida della divisione Apple Music è stato nominato Oliver Schusser, mentre la pubblicità è affidata a Brian Bumbery, PR dei Metallica e Green Day. Non solo: già dall’inizio di novembre circolano indiscrezioni su trattative in corso tra Cupertino e iHeartMedia, vero e proprio colosso statunitense delle radio tradizionali in crisi da tempo.
La società in questione controlla oltre 850 radio FM in tutti gli Stati Uniti e le opzioni sul tavolo potrebbero essere diverse. Alcuni indicano una possibile acquisizione, altri semplicemente una partecipazione, ma non sono escluse nemmeno manovre alternative, come per esempio una massiccia campagna di marketing per pubblicizzare Beats 1.
Con l’acquisizione di iHeartMedia Cupertino potrebbe incamerare in un colpo solo esperti di radio ma anche la piattaforma di radio in streaming del colosso, una mossa che potrebbe incrementare istantaneamente gli abbonati di Apple Music. Invece con partecipazioni e pubblicità Apple può traghettare milioni di ascoltatori di radio tradizionali verso Beats 1 e Apple Music. Ma non è esclusa anche un’altra originale opzione: portare la radio Beats 1 dallo streaming e internet anche sulle onde radio USA.
Su una cosa comunque i dirigenti del settore radio e musica in USA non hanno alcun dubbio: la strategia di Apple nel settore è cambiata drasticamente e, dopo i primi passi non sempre perfetti, ora Cupertino sta diventando sempre più aggressiva. Segno che la competizione con Spotify è destinata ad accentuarsi ulteriormente.
Report non ufficiali indicano per Apple Music 56 milioni di abbonati, in crescita rispetto ai 50 milioni rilevati a maggio. Ma anche se Apple Music è riuscita a superare Spotify in USA, il concorrente guadagna terreno e rimane primo al mondo con 87 milioni a livello globale.