Apple è stata multata per un importo pari a 20 milioni di dollari di Taiwan (circa 667 mila dollari statunitensi) per un suo presunto coinvolgimento nella definizione dei piani dei prezzi presso gli operatori di rete mobile locali del paese. Non è la prima volta che Apple viene accusata di interferire pesantemente nelle strategie di pianificazione dei prezzi di iPhone presso gli operatori: in Francia lo scorso settembre è partita un’indagine presso il garante della concorrenza nei confronti di Apple e dei suoi condizionamenti presso gli operatori.
La Fair Trade Commission (FTC) di Taiwan, l’antitrust del Paese ha applicato l’ammenda questa settimana, affermando che la corrispondenza di e-mail pervenuta nella mani della FTC ha rivelato che Cupertino ha interferito in maniera attiva con la determinazione dei piani tariffari di vendita al dettaglio su iPhone presso Chunghwa Telecom, Lungi, e Taiwan Mobile, in violazione delle leggi locali.
Non è ancora chiaro come tali email siano arrivate nelle mani della FTC, né cosa contenessero di così evidente per decidere di multare la Mela; Apple potrà ricorrere in appello; in caso di sconfitta definitiva, la multa potrebbe raggiungere la cifra di 50 milioni di dollari di Taiwan circa 1,7 milioni di dollari, che incidono pochissimo sul bilancio di una azienda come Apple che solo nell’ultimo trimestre ha capitalizzato 7,5 miliardi dollari di profitto.