A differenza del suo predecessore con chip Intel, il nuovo Mac Pro 2023 che Apple ha presentato alla WWDC 2023 non supporta le schede grafiche. Infatti i sei alloggiamenti per le schede di espansione PCI Express che la macchina mette a disposizione si possono usare per audio, acquisizione video, archiviazione, networking e molto altro, ma non per collegare schede grafiche.
L’elaborazione grafica invece viene gestita direttamente dal processore M2, che ha una GPU a 76 core e che può accedere fino a 192 GB di memoria RAM unificata.
A parlarne seppur brevemente è il capo dell’ingegneria hardware di Apple, John Ternus, durante una intervista rilasciata la settimana scorsa a John Gruber per Daring Fireball, nella quale ha appena accennato che quello delle schede grafiche esterne è un obiettivo che Apple non ha voluto perseguire.
Fondamentalmente, abbiamo costruito la nostra architettura intorno a questo modello di memoria condivisa e alla sua ottimizzazione, e non abbiamo trovato nessun modo per poter introdurre un’altra GPU rendendola al contempo ottimizzata per i nostri sistemi.
L’altro grande limite di Mac Pro 2023
L’impossibilità di poter collegare schede grafiche esterne al Mac Pro 2023 è il secondo di due limiti che presenta questa nuova macchina. L’altro riguarda invece l’impossibilità (per l’utente) di poter aggiornare la RAM, cosa che invece è possibile fare sul precedente Mac Pro con processore Intel.
Invece in Mac Pro 2023 la RAM è saldata sul chip M2 Ultra, e questa differenza pesa soprattutto se si tiene conto del fatto che sul Mac Pro con Intel è possibile aggiungere fino a 1,5 TB di RAM, ovvero otto volte la quantità (192 GB, come abbiamo scritto sopra) che Apple mette a disposizione in fase di configurazione.
Perché resta comunque migliore di Intel
Nonostante questo, l’architettura con memoria unificata del nuovo Mac Pro offre indubbi vantaggi. Ad esempio, è tre volte più veloce del Mac Pro con Intel in determinati flussi di lavoro, come nella transcodifica dei video o nelle simulazioni 3D.
Inoltre le prestazioni nelle elaborazioni video sono uguali a quella del Mac Pro con Intel che monta sette schede Afterburner. Per finire, per quanto riguarda le prestazioni della CPU, la versione base del Mac Pro 2023, quella venduta per 6.999 $ (8.499 € in Italia), è fino a due volte più veloce del Mac Pro con Intel a 28 core, che quando era in vendita costava 12.999 dollari.
Una valida alternativa
Mac Pro 2023 (qui tutto quello che c’è da sapere su questo nuovo computer) si può ordinare con spedizione in 5-7 giorni mentre nei negozi, stando alle disponibilità segnalate su Apple Store in questo momento, si potrà ritirare a partire da mercoledì 14 giugno.
Chi non ha bisogno degli slot di espansione PCI Express può eventualmente prendere in considerazione il Mac Studio 2023, che col nuovo processore M2 Ultra alla fine costa all’incirca 3.000 € in meno rispetto al Mac Pro 2023.
Trovate scritto tutto quel che c’è da sapere sul nuovo processore M2 Ultra in questo nostro articolo.