Tra i segreti della fluidità dei Mac con CPU Apple Silicon ci sono non solo i chip M1 Pro e Max progettati ad hoc da Apple, ma anche una gestione dei core molto efficiente da parte di macOS Monterey. Il sistema operativo del Mac è stato aggiornato contestualmente all’hardware per sfruttare peculiarità di quest’ultimo. Gli efficiency core vengono usati il più possibile, soprattutto per attività da svolgere in background, lasciando ai performance core i compiti più impegnativi quando necessario.
Questa suddivisione dei compiti è stata migliorata ulteriormente con i chip più recenti di Apple; sia M1 Pro che M1 Max integrano una CPU che può arrivare a 10‑core con 8 performance core e 2 efficiency core. Lo sviluppatore Howard Oakley fa notare sul suo blog che l’organizzazione è diversa rispetto ai precedenti chip M1 e che i core performanti vengono utilizzati di più sui MacBook Pro 2021, facendo affidamento a una gerarchia a tre livelli per le attività in background.
Se sono in grado di da portare a termine il lavoro rapidamente, sono gli unici sfruttati, altrimenti avviene il passaggio ai core più performanti. Se non è necessario, non vengono sfruttati tutti e otto contemporaneamente: macOS si limita a un massimo di quattro core ad alte prestazioni, lasciando liberi gli altri quattro, cercando di tornare di dare il comando ai core più parsimoniosi prima possibile, un trucco per limitare i consumi e offrire una ottima autonomia record con questi laptop.
Ovviamente se si eseguono operazioni piuttosto “pesanti” sulla CPU, verranno sfruttati appieno tutti i core. I dati rilevati durante l’uso delle app professionali consentono di ottimizzare il modo in cui macOS assegna i task multi-thread ai core CPU di M1 Pro e Max, così da ottenere prestazioni sempre al top; inoltre, le funzioni di gestione energetica ripartiscono in modo “intelligente” i task tra i performance core e gli efficiency core, ottenendo così una velocità e una autonomia di consumi incredibili.
Grazie a una architettura efficiente, M1 Pro e M1 Max offrono lo stesso livello di prestazioni indipendentemente che il MacBook sia collegato all’alimentazione o si usa la batteria. Oltre ai core ad alte prestazioni e ad alta efficienza, M1 Pro e M1 Max integrano un Neural Engine 16-core per il machine learning, controller Thunderbolt 4 integrati, funzionalità dedicate alla sicurezza.