Indizi che Face ID arriverà prima o poi anche sui Mac e MacBook circolano da tempo. Così come il Touch ID ha rivoluzionato l’autenticazione grazie a un’impronta digitale, il Face ID l’ha trasformata con il riconoscimento facciale, offrendo un’autenticazione sicura e intuitiva grazie al sistema alla fotocamera TrueDepth di iPhone e iPad Pro, con tecnologie avanzate per mappare con precisione la geometria del volto dell’utente.
Ora in un nuovo brevetto della Mela è mostrato il notch sul display di quelli che sembrano MacBook e iMac. Il brevetto, pomposamente denominato “Light Recognition Module For Determining A User Of A Computing Device” (modulo accessorio per individuare l’utente di un dispositivo di elaborazione), sembra nient’altro che la trasposizione del notch usato prima da Apple e poi scopiazzato dai vari produttori di smartphone.
Nel brevetto Apple spiega che il modulo in questione consentirebbe di autorizzare l’accesso al computer, ma è facile immaginare anche altri usi come ad esempio autorizzare gli acquisti su iTunes Store, App Store e Apple Books, e i pagamenti con Apple Pay. Gli sviluppatori potrebbero sfruttarlo come metodo alternativo per consentire l’accesso alle loro app, sulla falsariga di quanto già avviene con Face ID su iPhone.
La paternità del brevetto per Face ID sui Mac, scovato dal sito Appleinsider, è assegnata a sei diversi inventori, quattro dei quali, —Paul X. Wang, Keith J. Hendren, Adam T. Garelli e Dinesh C. Mathew, sono indicati anche nel diverso brevetto dell’iMac creato a partire da una singola lastra di vetro. Come sempre ricordiamo che Apple deposita e registra ogni anno centinaia di brevetti e non sempre questi si trasformano in prodotti che poi vengono effettivamente commercializzati.
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