Presto tra gli accessori MagSafe di Apple potrebbe esserci una powerbank, una batteria esterna per iPhone. Sarebbe la prima batteria d’emergenza di Apple che non solo entrerebbe in questo mercato, ma lo farebbe sfruttando il sistema di ricarica a induzione proprietario che utilizza una serie di magneti per allineare le bobine favorendo una ricarica più rapida e sicura.
A scoprirlo è Steve Moser, sviluppatore iOS che, tra le righe di codice della seconda beta di iOS 14.5 distribuita da Apple agli sviluppatori nelle scorse ore ha notato un riferimento a una «nuova modalità di ricarica mobile» a misura di iPhone 12 e di tutti i futuri modelli in arrivo. Si tratterebbe per l’appunto di un battery pack, una batteria MagSafe che si accosterebbe al dorso dei telefoni per ricaricarne la batteria principale, lavorando in maniera un po’ diversa rispetto alle batterie d’emergenza conosciute fino ad oggi.
Secondo le indiscrezioni questa batteria supplementare sarebbe in grado di mantenere l’iPhone carico al 90%, in modo tale da prolungare la vita della batteria del telefono. Come è infatti noto, le batterie al litio (tecnologia usata da decenni sulla maggior parte dei dispositivi tecnologici) subiscono un maggiore deterioramento se lasciate in ricarica al 100%. E’ lo stesso motivo per cui, quando si acquista un nuovo prodotto, generalmente quando lo si accende, la batteria si trova intorno al 70-75% di energia residua, capacità questa che si ritiene sia al livello giusto per massimizzare il ciclo di vita delle celle dell’accumulatore.
Questa nuova modalità di ricarica mobile di cui si parla nella beta 2 di iOS 14.5 relativa a un “battery pack” non ancora annunciato, come dicevamo, potrebbe sfruttare la tecnologia MagSafe che Apple ha introdotto a settembre con la serie 12 di iPhone. Sebbene una batteria di questo tipo possa sembrare un’ottima idea, teoricamente al momento sono ancora in discussione gli impatti che la ricarica wireless oggi potrebbe avere sulle batterie, sia per la velocità di ricarica utilizzata che per il surriscaldamento che essa inevitabilmente provoca.
Oggi il collegamento via cavo è ancora il sistema più efficiente per ricaricare qualsiasi cosa, ma di questa nuova modalità appena scoperta non si sa effettivamente ancora nulla se non che Apple ci starebbe lavorando, quindi non è possibile andare al di là delle congetture. Viene da chiedersi soprattutto se Apple, con la ricarica ferma al 90%, non abbia effettivamente trovato il modo di evitare o quantomeno bilanciare i problemi correlati al trasferimento di energia e della parte che viene dispersa sotto forma di calore.
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