I Mac, iPhone e iPad durano più a lungo e mantengono meglio il loro valore nel tempo rispetto ai computer PC Windows oppure, nel caso di smartphone e tablet, rispetto ad Android. Di questo sono convinti da sempre la maggior parte degli utenti Apple, ora però direttamente da Apple arrivano le stime della vita utile dei propri prodotti.
I Mac vengono usati per 4 anni, mentre iPhone, Apple TV e Apple Watch per 3 anni. Questo ciclo di vita utile è indicato in un nuovo documento pubblicato da Apple relativo alle policy ambientali ed ecologiche di Cupertino, rilevato da The Register. Mentre per i Mac la stima può essere calcolata su campioni nel corso degli anni a partire fin dal 1984, anno di rilascio del primo rivoluzionario Mac, e per iPhone dal 2007, sembra più difficile comprendere come sia stata calcolata la vita utile di Apple Watch in 3 anni visto che è stato lanciato solo nella primavera del 2015. Nel documento comunque Apple spiega che le tempistiche d’uso così stimate sono elaborate in base a modelli oltre che sui dati raccolti dagli utenti.
Per gli appassionati già pronti a commentare questa notizia raccontando dei loro gloriosi Mac e iPhone usati ben oltre le tempistiche indicate, ricordiamo che nel documento Apple precisa che la vita utile attesa è stimata solo per il primo utente. Questo significa che il ciclo di vita utile reale di Mac, iPhone e iPad può risultare anche molto più lungo includendo anche il tempo d’uso di secondi e terzi acquirenti, non computati nella statistica.
Per chi si appresta ad acquistare un nuovo dispositivo Apple le indicazioni risultano comunque interessanti: useremo un Mac per 4 anni prima di rivenderlo o di metterlo in soffitta, mentre iPhone, iPad e Apple TV per 3 anni, periodo che sembra più realistico per iPad che non per iPhone, tenendo presente la smania per il nuovo modello che colpisce ogni anno. Gli appassionati di orologi classici invece non potranno far altro che rabbrividire: la vita utile di Apple Watch di 3 anni esclude completamente che venga impiegato a vita e poi tramandato di generazione, peculiarità che gli smartwatch non potranno mai condividere con i segnatempo tradizionali per ovvie ragioni di obsolescenza tecnologica.
Infine una curiosità che non può essere tralasciata: anche in questo nuovo documento Apple indica i propri computer come dispositivi MacOS, una variazione rispetto al tradizionale Mac OS X impiegato ormai da anni. Come già emerso in altri indizi, anche in questo caso sembra che a Cupertino stia preparando un cambio di nome, giusto in tempo per presentare al mondo il nuovo OS X 11 alla WWDC 2016 di giugno: ne abbiamo parlato più estesamente in questo articolo.