Apple è già intervenuta più volte in difesa dell’anti tracciamento nelle app, questa volta invece la multinazionale di Cupertino in una presentazione riservata agli inserzionisti captata da 9to5Mac, dimostra che la pubblicità nelle ricerche su App Store continua ad aumentare anche se la maggior parte degli utenti sceglie di disattivare gli annunci personalizzati.
Per questa ragione Apple introduce l’argomento evidenziando i vantaggi principali del suo ecosistema e della propria offerta: gli inserzionisti possono far crescere la loro attività, mentre dall’altra parte gli utenti hanno il controllo su come vengono impiegati i loro dati. La multinazionale presenta dati e percentuali che dimostrano che la pubblicità nelle ricerche su App Store dipende poco o nulla dal tracciamento personalizzato.
Si tratta delle pubblicità che vengono mostrate in alto nei risultati delle ricerche su App Store. Da iOS 15 quando l’utente apre per la prima volta App Store, può scegliere se tracciare più dati per pubblicità mirate e personalizzate, oppure se disattivare questa funzione.
Secondo i dati interni di Apple il 78% degli utenti sceglie di disattivare gli annunci personalizzati. Ciò nonostante le percentuali di conversione risultano praticamente identiche. Il tasso di conversione è del 62,1% per gli utenti che hanno disabilitato le pubblicità personalizzate, mentre è del 62,5% per gli utenti che invece le hanno disattivate.
Così Apple consiglia ai suoi inserzionisti di concentrarsi sul trattamento dei dati con tutela della privacy, questo perché il bacino di utenti che disabilita gli annunci personalizzati è molto più grande di quelli che lo attivano. Infine i prezzi delle pubblicità su App Store sono assegnati con un sistema di offerte, quindi risultano più bassi per quelli destinati agli utenti con annunci personalizzati disattivati, a vantaggio degli inserzionisti che pagano meno, ottenendo la stessa efficacia, se non addirittura superiore.
Sembra che stia aumentando il numero degli utenti iPhone e iPad che abilitano il tracciamento delle app terze parti.