Apple è prima in classifica tra sei importanti brand del mondo IT in termini di progressi e impegni nelle politiche per il clima.
È quanto emerge nel report “Pathways to Decarbonization” di Stand.Earth, organizzazione ambientalista statunitense.
Decarbonizzazione e piani di transizione energetica
Tra i sei brand esaminati, cinque si sono pubblicamente impegnate nel quadro d’azione 2030 per il clima e l’energia, ciascun brand con diversi livelli di effettività, per ridurre le emissioni di gas serra. Hanno inoltre predisposto piani per ridurre le emissioni di gas serra nell’ambito delle rispettive catene di approvvigionamento, pur con differenti livelli di ambizione.
Tutti e sei i brand hanno messo in atto piani di azione che prevedono l’uso di energia rinnovabile nelle loro strutture e nei negozi autogestiti. Sin dal 2018 Apple genera o ricava energia rinnovabile per il 100% della domanda che arriva dalle attività aziendali e tra i brand in esame è l’unica che ha come obiettivo l’energia elettrica da fonti rinnovabili per il 100% della sua catena di approvvigionamento.
Cinque brand su sei hanno adottato misure di intervento presso i fornitori con formazione, incentivi e sostegni finanziari. Apple, Dell e Google prevedono attività di formazione per i fornitori; Dell, Google e HP prevedono aiuti per i fornitori per consentire loro di raggiungere determinati obiettivi climatici.
Attualmente Apple e i suoi fornitori globali supportano più di 15 gigawatt di energia pulita in tutto il mondo: abbastanza per alimentare più di 5 milioni di case in America. Per l’intera linea di prodotti, oltre 300 fornitori globali, che rappresentano più del 90% della spesa diretta di fabbricazione, hanno aderito al Supplier Clean Energy Program di Apple, impegnandosi a usare energia al 100% rinnovabile per la produzione entro la fine del decennio.
Approccio alla decarbonizzazione
Tra i sei marchi in esame (qui i detttagli in PDF), Apple, Dell, HP e Google hanno divulgato in diversa misura dettagli sull’approvvigionamento da fonti rinnovabili.
Apple ha adottato un approccio alla decarbonizzazione dei prodotti che prevede la riduzione delle emissioni prodotte dalle tre principali fonti di gas serra in tutto il ciclo di vita dei prodotti: materiali, elettricità e trasporti.
Il percorso verso il 2030 di Apple
Nel 2020, Apple ha raggiunto l’obiettivo impatto zero in tutte le sue strutture aziendali a livello mondiale e ha annunciato una strategia audace per diventare carbon neutral in tutta la sua catena del valore entro il 2030. Il piano di è incentrato sulla drastica riduzione del 75% delle emissioni complessive di carbonio rispetto ai livelli del 2015. Eliminando le attività che producono carbonio, ampliando notevolmente l’utilizzo di energia rinnovabile in tutte le strutture aziendali e nella filiera, e progettando prodotti con materiali riciclati e rinnovabili, la Casa di Cupertino finora ha ridotto le emissioni totali di oltre il 45% dal 2015, con una crescita del fatturato pari a oltre il 65% nello stesso periodo.
Da oltre dieci anni, la Mela ha iniziato a costruire e investire in impianti fotovoltaici ed eolici su larga scala per alimentare data center e uffici. Nel 2015, l’azienda ha iniziato a collaborare con i suoi partner della filiera produttiva per aiutarli a creare e a investire in progetti per l’energia solare ed eolica, e a usare energia rinnovabile per la produzione Apple. Dal 2018, tutti gli uffici, i data center e i punti vendita Apple in tutto il mondo sono alimentati da energia rinnovabile. L’azienda si è impegnata a investire su progetti di impianti fotovoltaici ed eolici su larga scala in tutto il mondo.