Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, si trova ancora adesso in Israele, in viaggio per visitare il nuovo centro di ricerca e sviluppo, il secondo centro più grande che la Mela gestisce all’infuori degli Stati Uniti.
Non c’è solo Apple in Israele ma molte altre realtà quali ad esempio Google, Facebook, IBM, Hewlett-Packard per un totale di almeno 250 importanti realtà del mondo IT. Per capire cosa cerca la Mela nello Stato in questione, basta guardare alle sue precedenti acquisizioni fatte in loco: Anobit Technologies e PrimeSense, due società specializzate nel design di microprocessori. Il Wall Street Journal spiega che Apple ha, tra le altre cose, assunto molti degli impiegati israeliani che lavoravano alla divisione chip-design di Ra’anana (a nord di Tel-Aviv) che Texas Instruments aveva chiuso nel 2013. Negli ultimi tre anni la Casa della Mela ha assunto vari esperti per il chip design center di Haifa e cerca continuamente ingegneri specializzati. Dagli annunci di lavoro che hanno come sede Israele, si evince che la società è alla ricerca di personale specializzato in hardware e software, inclusi esperti nel settore del silicio, del design dei semiconduttori e ingegneri specializzati nel testing. Secondo Shlomo Gradman, presidente dell’israeliana Semiconductor Club, Apple vuole “diventare sempre più indipendente a livello di chip, un parametro che un tempo la obbligava a dipendere da altri”.
Il chip A6 presentato nel 2012 e integrato negli iPhone 5 e 5c, è stato il primo interamente sviluppato da Apple senza la collaborazione di partner esterni: una decisione che consente di risparmiare sui costi di sviluppo e occuparsi di prodotti sin dall’inizio specificatamente pensati per le proprie esigenze e senza il pericolo di fornire ai concorrenti potenziali idee.
A guidare il settore chip di Apple c’è Johny Srouji, vice president of hardware technologies della società. Srouji è un arabo-israeliano cresciuto a Haifa e arrivato ad Apple nel 2008. È lui che accompagna Cook nella sua visita in Israele ed è sempre lui a guidare l’espansione della Mela nello Stato. “Le prime assunzioni in Israele risalgono al 2011 e ora abbiamo oltre 700 persone che lavorano per noi” ha detto Tim Cook nel corso del suo incontro con il presidente Reuven Rivlin. “Israele e Apple si sono avvicinati come non mai negli ultimi tre anni, e riteniamo che questo sia solo l’inizio” ha detto ancora il CEO della Mela.