Ad agosto dello scorso anno la Commissione europea ha concluso che l’Irlanda ha concesso ad Apple vantaggi fiscali indebiti per un totale di 13 miliardi di euro. Tale trattamento secondo la Commissione è illegale ai sensi delle norme UE sugli aiuti di Stato poiché ha permesso ad Apple di versare molte meno imposte di altre imprese. L’Irlanda è obbligata a recuperare l’aiuto illegale.
In linea di principio le norme UE impongono di recuperare l’aiuto di Stato giudicato incompatibile per eliminare la distorsione di concorrenza che ha creato ul mercato. Le norme UE sugli aiuti di Stato non prevedono ammende né puniscono la società coinvolta: si limitano a ripristinare la parità di trattamento con le altre imprese.
Tutte le decisioni della Commissione europea possono essere sottoposte al giudizio degli organi giurisdizionali dell’UE. Se uno stato membro decide di impugnare una decisione della Commissione, deve comunque recuperare l’aiuto di Stato illegale ma deve depositare l’importo recuperato su un conto di garanzia in attesa dell’esito del procedimento dinanzi agli organi giurisdizionali dell’UE.
Margrethe Vestager, commissario della Commissione Europa, all’inizio di questo mese ha dichiarato di volersi assicurare che Apple adempia i suoi obblighi chiedendo aggiornamenti riguardo le soluzioni che ha intrapreso per adeguarsi alla normativa europea contro gli aiuti di stato illegali e verificare che queste siano conformi con la legislazione Europea.
Very productive meeting w/ Commissioner @vestager w/ good engagement on a number of issues of concern to both sides pic.twitter.com/VLVAuShBRm
— Paschal Donohoe (@Paschald) December 4, 2017
Reuters riferisce che un alto funzionario del Ministero delle Finanze ha comunicato alla Commissione per i conti pubblici che l’accordo con Apple per il recupero dei 13 miliardi è stato quasi raggiunto. L’ammontare in questione sarà trasferito su un conto di garanzia che si occuperà della gestione dei fondi ottenuti da Apple in attesa della sentenza definitiva.
Una procedura di appalto avrà luogo per nominare l’agente depositario e un custode per detenere asset e amministrare il fondo. John Hogan, sottosegretario del Diparrimento delle Finanze, riconosce che la procedura ha richiesto più tempo del previsto ma ha spiegato alla Commissione che l’operazione è complessa e implica “una soluzione su misura”. Paschal Donohoe, ministro delle finanze irlandese, ha incontrato oggi Margrethe Vestager e via Twitter ha scritto di essere soddisfatto dalla discussione, opinione condivisa dalla Vestager.
A ottobre l’Antitrust aveva deciso di deferire l’Irlanda alla Corte di Giustizia europea, perché non aveva rispettato una decisione comunitaria. Un portavoce di Apple ha spiegato che l’azienda ha dedicato «un team per lavorare in modo diligente e veloce con l’Irlanda sul processo richiesto dalla Commissione. Restiamo fiduciosi che la Corte ribalterà la decisione della Commissione Ue dopo aver analizzato tutte le prove».