Da qualche tempo si sa che Apple ha intenzione di creare un centro di ricerca e sviluppo in Indonesia, centro che sarà collocato a Giacarta. Ora si apprende che la mossa non ha solo la finalità di mettere un piede in un paese importante per abitanti e prospettive di sviluppo, ma anche per poter finalmente vendere senza restrizioni i suoi iPhone in quella nazione.
L’Indonesia, spiega Reuters, è un promettente mercato per il settore smartphone ma a partire da gennaio del prossimo anno, tutti i dispositivi 4G venduti nel paese devono offrire un 30% di elementi prodotti localmente; si può trattare di hardware, software, servizi ma la vendita è consentita solo ai produttori che si impegnano a investire localmente, come farà Apple.
Gusti Putu Suryawirawan, un funzionario del ministero dell’industria, ha confermato che l’azienda statunitense a novembre di quest’anno ha ricevuto la “certificazione di contenuto locale” grazie a circa 44 milioni di dollari per investimenti in ricerca e sviluppo previsti in tre anni. Suryawirawan spiega: “Apple pertanto può distribuire dispositivi da 6 milioni di rupie (448$) e oltre. Questo significa che tutti gli iPhone possono essere distribuiti”.
L’Indonesia è un riferimento importante per Apple: ha 250 milioni di persone, con una popolazione giovanissima, molto legata all’uso dei social. Per la precisione Giacarta viene considerata la capitale mondiale dei social media: ha il secondo maggior numero di persone al mondo iscritte a Facebook (dopo Bangkok) e l’Indonesia è il quinto paese al mondo per utenti Twitter. Da soli gli indonesiani pubblicano il 2,5% dei Tweet del mondo. Gli iscritti a Linkedin sono quasi 1,4 milioni.
In un paese tanto propenso ad usare i social, iPhone è un forza minore ed Apple decisamente alle spalle dei concorrenti. Nel secondo trimestre di quest’anno Samsung ha guidato il mercato con il 26% di market share nel paese, tallonata dalla cinese OPPO con il 19%. I due produttori hanno delle fabbriche in Indonesia.