L’antifurto – più o meno definitivo, per i dispositivi rubati l’ha inventato Apple. Il sistema nasce per fare fronte ai tanti episodi di furti ed è stato scovato da PatentlyApple presso il Patent and Trademark Office statunitense in cui si fa riferimento a un nuovo sistema di sicurezza globale con meccanismi che agiscono su più fronti in grado di disattivare un dispositivo se questo lascia il negozio senza essere stato pagato. Dal momento in cui un dispositivo si trova in modo anomalo fuori dal negozio, un messaggio di avviso appare sul display permettendo a chi ha in mano il dispositivo di sapere che questo è stato disattivato e come restituirlo.
Sistemi di dissuasione su più livelli sono pensati per ridurre i tentativi di furto. Prima di tutto se l’oggetto è identificato all’infuori del perimetro di sicurezza dal sistema wireless del negozio, un messaggio di allerta viene inviato al dispositivo dell’amministrazione (uno o più impiegati di Apple vengono allertati del presunto furto in corso). Se il sistema identifica fuori dall’area di sicurezza il dispositivo per troppo tempo (es. più di due minuti), il dispositivo in oggetto viene del tutto disattivato impedendo l’accesso a sistemi server-side, impedendo l’attivazione dell’oggetto e rendendo inutile il furto.
Com’è facile intuire il sistema di sicurezza integrato nel dispositivo è in grado anche di rimuovere impostazioni di allerta se il dispositivo viene riportato in tempi brevissimi nel perimetro di sicurezza. In caso di furto può anche inviare “segnali di aiuto”, comunicando le coordinate del dispositivo collegandosi automaticamente a rete WiFI aperte ma anche sfruttando le reti di operatori di telefonia o il Bluetooth.
Il brevetto è stato depositato nel primo trimestre di quest’anno e non è dato sapere se il meccanismo antitaccheggio sia già sfruttato o no nei negozi, o sarà integrato di serie con i nuovi dispositivi in arrivo. Il meccanismo è ad ogni modo interessante e certamente un ulteriore elemento per evitare furti e dissuadere i ladri.