Apple ha deciso di interrompere suoi annunci pubblicitari su X (Twitter) dopo che Elon Musk (proprietario del servizio di notizie e microblogging) ha pubblicato un messaggio che accusa gli ebrei di odiare i bianchi.
Il messaggio ha creato imbarazzo non solo a Apple ma anche ad altri inserzionisti importanti come IBM, stanchi delle prese di posizione di Musk, considerate troppo vicine all’estrema destra e di una apparente tolleranza del social di fronte al proliferare di post d’odio e discriminazione.
Dell’indicazione di Apple di togliere la pubblicità da X riferisce il sito Axios, che ha ottenuto la segnalazione da una fonte non meglio precisata.
Anche IBM, come accennato, ha deciso di interrompere gli annunci su Twitter, e il sito Media Matters riferisce di altre importanti aziende ancora che hanno fatto lo stesso.
A far traboccare ancora una volta il vaso (non è la prima volta che aziende importanti decidono di bloccare le inserzioni) è stato il post di un utente che dopo avere affermato che gli ebrei nutrono un “odio dialettico” nei confronti dei bianchi si è visto apparire una replica di Musk che ha sottolineato come quel post fosse “una verità fattuale”.
L’imprenditore, proprietario e presidente di X, negli ultimi mesi è stato da più parti accusato per sue posizioni che sfociano nell’antisemitismo, di voler difendere l’”orgoglio bianco” e di avere trasformato il social in una palestra di odio, discriminazione e razzismo. Musk replica affermando che X è una piattaforma nella quale vige la libertà di parola e se ci sono post discriminatori, complottisti, o violenti nn è un problema ma un arricchimento del dibattito.
Opinione non condivisa dagli inserzionisti che non amano vedere le loro pubblicità nel mezzo di messaggi razzisti, folli, discorsi di odio e discriminatori, con conseguenti rischi per la loro reputazione.
Media Matters riferisce di annunci di Apple, IBM, Oracle, Comcast e altre aziende ancora che appaiono in mezzo a post con contenuti filonazisti o inneggianti a Hitler, diffusi senza alcuna moderazione, così come vuole Musk.
Lo scorso anno Apple aveva deciso di eliminare gli investimenti pubblicità su X dopo alcuni tweet polemici di Musk, ma dopo un incontro tra Cook e Musk, la Mela era tornata indietro sui suoi passi.
Apple nel solo primo trimestre del 2022 ha investito circa 48 milioni di dollari su X per i tweet sponsorizzati, pari al 4% dei ricavi di Twitter per il trimestre.
A settembre di quest’anno, incalzato da un giornalista del newsmagazine televisivo Sunday Morning di CBS, il CEO di Apple, Tim Cook, aveva riferito che Twitter era ancora importante. Alla richiesta se Apple aveva pensato di riconsiderare la pubblicità su X dopo l’ennesimo comportamento folle di Musk, Cook aveva risposto che quando capitano questi problemi, Apple valuta con attenzione cosa fare. “Il mio punto di vista generale è che è importante tenere conto di Twitter. Mi piace il concetto di qualcosa che consenta di incontrarsi, dialogando come su una piazza della città, ma ci sono anche cose che non mi piacciono”.
Varie associazioni hanno chiesto ad Apple, ma anche a Google, Amazon e Disney di interrompere gli annunci su X, e ad Apple (di nuovo) e Google di rimuovere le app ufficiali.