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Apple limita l’AI per distinguere le foto dalla fantasia

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Apple è ormai prossima a rilasciare alcune nuove funzionalità di Apple Intelligence. Centellinate al lancio, queste funzioni saranno rilasciate nel corso del tempo con alcuni aggiornamenti software. La prossima infornata di funzioni, però, ha spinto (o forse ha imposto) il colosso della Mela a riflettere su cosa rappresenti davvero una fotografia.

In un’intervista con il Wall Street Journal, Craig Federighi, responsabile del software di Apple, ha dichiarato che l’azienda sta lavorando per offrire strumenti di modifica delle immagini basati sull’intelligenza artificiale, senza pero compromettere l’autenticità delle foto.

I nostri prodotti, in particolare i nostri telefoni, vengono utilizzati moltissimo. Per noi è importante aiutare a diffondere informazioni accurate

Troppi bug, ritardato lo sviluppo di iOS 18 e macOs 15

Evidentemente, l’AI continua ad ampliare i problemi relativi alla diffusione di contenuti fake, che potrebbero essere dannosi, perché in grado di raggirare l’utente che li guarda. Con l’aggiornamento a iOS 18.1, l’app Foto introdurrà una nuova funzione chiamata “Clean Up”, che consentirà di rimuovere rapidamente oggetti e persone dalle immagini.

Tuttavia, come sottolineato da Federighi al WSJ, questa funzione sarà meno invasiva rispetto a quelle offerte da concorrenti come Google e Samsung, che permettono anche di aggiungere elementi completamente generati dall’AI alle immagini.

Nonostante le funzionalità più limitate di Clean Up di Apple, Federighi ha spiegato che ci sono stati “molti dibattiti interni” sull’opportunità di includere questa funzione.

Vogliamo davvero rendere facile rimuovere quella bottiglia d’acqua o quel microfono? Perché quella bottiglia d’acqua c’era quando hai scattato la foto.

La richiesta di eliminare dettagli che sembrano superflui, ma che non alterano il significato fondamentale della foto, è stata altissima, quindi abbiamo deciso di fare questo piccolo passo

Federighi ha anche espresso preoccupazione per l’impatto dell’intelligenza artificiale su come le persone percepiscono la fotografia come prova affidabile della realtà. È un argomento su cui si discute da tempo, soprattutto a fronte di strumenti di modifica come la funzione “Reimagine” di Google, che permette agli utenti di aggiungere facilmente elementi surreali o addirittura fuorvianti, rischiando di minare la fiducia nelle immagini fotografiche.

Lista di attesa per Apple Intelligence in beta, forse anche dopo

Per ora, Apple Intelligence non consente agli utenti di aggiungere oggetti generati dall’AI alle immagini, come invece fanno la maggior parte dei concorrenti. Inoltre, le immagini modificate tramite la funzione di rimozione oggetti saranno contrassegnate nell’app Foto con l’etichetta “Modificato con Clean Up” e includeranno metadati che indicheranno le alterazioni apportate.

Apple non è sola in questa attenzione verso la trasparenza. Ad esempio, l’iniziativa Content Authenticity promossa da Adobe utilizza un sistema simile chiamato “Content Credentials”, che mira a distinguere le immagini autentiche da quelle modificate con l’intelligenza artificiale.

Tuttavia, il successo di tale sistema richiede il supporto volontario da parte delle aziende di tecnologia, di fotocamere e di media. Al momento, non è ancora chiaro se il sistema di metadati di Apple supporterà il formato di Content Credentials.


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