I contratti che Apple intrattiene con i suoi fornitori impongono limiti stringenti e pesanti sanzioni per chi svela i rapporti con la Mela. Si tratta di un meccanismo con cui il colosso di Cupertino tenta di mantenere lo stretto riserbo sulle proprie attività. Per questo, le aziende che si relazionano con Apple fanno davvero fatica anche solo a nominarla. Questa pratica è nota da anni, ma un recente articolo del Wall Street Journal offre diversi dettagli e quantifica alcune sanzioni che le società devono accettare nei contratti per diventare fornitori Apple.
In un atto giudiziario del 2014 che si occupava del fallimento di GT Advanced Technologies, sono stati sollevati dettagli su un accordo di riservatezza. Per ogni violazione della segretezza, che riguardava l’esistenza della relazione e segreti commerciali, GT Advanced avrebbe dovuto pagare 50 milioni di dollari ad Apple.
Il partner di assemblaggio Foxconn menziona Apple solo una volta nel suo più recente rapporto annuale di 860 pagine, all’interno di un elenco di importanti clienti. La fonderia di chip TSMC utilizza il termine due volte nella sua relazione annuale, ma solo come emittente di obbligazioni detenute da TSMC, non come cliente.
O-Film, un’azienda cinese che produce moduli per fotocamere, ha dichiarato recentemente di essere entrata in affari con un “cliente oltre questi confini”. Durante una conferenza con gli analisti del giugno 2020, il CEO di Broadcom Hock E. Tan è intervenuto sulla mancanza di “crescita nel terzo trimestre da una prospettiva stagionale” accennando ad Apple ma senza nominarla direttamente. Tan ha confermato che Broadcom ha realizzato chip per “quei grandi telefoni di punta” prodotti dal “nostro grande produttore di telefoni OEM nordamericano”.
Per quanto riguarda la rivale Samsung, che fornisce schermi per vari prodotti Apple, i dipendenti fanno riferimento ad Apple come adorabile avversario, “Lovely Opponent” o più brevemente “LO”. La stessa cortesia non è concessa nell’altra direzione, poiché Apple chiama il fornitore “Samsung”.
Sanzioni e conseguenze per i fornitori che nominano “l’azienda da tre trilioni di dollari” e confermano una relazione d’affari con Apple possono essere estremamente costosi, anche prima che si possa raggiungere un accordo formale. Nel 2021, i colloqui di Apple con Hyundai sulla potenziale produzione della “Apple Car” sono andati in fumo dopo che Hyundai ha commesso un errore nel confermare pubblicamente i negoziati.
La segretezza non è solo un problema per i fornitori, anche i dipendenti devono fare i conti con restrizioni simili. Insieme a una repressione dei canali interni di Slack, l’uso da parte di Apple di accordi di non divulgazione ha attirato l’attenzione dei legislatori, a causa del potenziale soffocamento dei commenti e delle segnalazioni dei dipendenti.