Il sito Patently Apple ha scovato un brevetto pubblicato dall’European Patent Office concernente una richiesta della casa della Mela per un display flessibile.
Il brevetto individuato recentemente è diverso da un altro scoperto un po’ di tempo addietro relativo a funzionalità univoche per i display flessibili, anche se condivide alcune delle tecnologie usate. Il nuovo fa riferimento a dispositivi elettronici con display che è possibile piegare all’interno di alloggiamenti sfruttando una sorta di cerniera. Apple ha previsto un gran numero di possibili display flessibili, utilizzabili con smartphone, laptop, tablet, orologi da polso, ciondoli, cuffie e altri dispositivi ancora. Le cerniere indicate nel brevetto sono composte da qualche materiale (es. film polimerici) in grado di supportare la rotazione intorno all’asse per consentire agli elementi che entrano nell’involucro di muoversi uno rispetto all’altro.
Uno degli aspetti maggiormente interessanti è che non pare trattarsi di uno dei molti brevetti che Apple registra, si potrebbe dire, a scopo preventivo, per tutelarsi in vista di possibili, ma per ora improbabili, utilizzi. In casi come questi Apple usa esplicitamente e direttamente il proprio nome, senza preoccuparsi troppo di apparire nelle intestazioni del brevetto, cosa che invece non ha fatto in questa occasione.
La registrazione è stata fatta, in Corea e senza citare il nome del titolare. L’elenco dei registranti è costituito da semplici individui, professionisti ed ingegneri che si è scoperto lavorare per la casa di Cupertino. Il trucco è stato chiaramente applicato per tenere alla larga i tanti siti che quotidianamente tengono sotto controllo gli uffici brevetti per tentare di individuare nuovi progetti sui quali lavora Apple e non scatenare una corsa all’indiscrezione nè offrire un puntino di una serie che una volta uniti potrebbero confermare la tabella di marcia verso qualche prodotto non ancora rilasciato.
Altro brevetto recentemente registrato da Apple è relativo a un meccanismo che permette al sistema operativo e alle applicazioni di identificare la lingua di un testo automaticamente. Il brevetto numero 20130346065 è stato registrato presso il Patent & Trademark Office statunitense come meccanismo di “identificazione automatico per l’elaborazione dinamica del testo” e dovrebbe consentire in futuro di sfruttare correttori grammaticali e simili in automatico. L’invenzione è utile anche con i sintetizzatori vocali (permettendo, ad esempio, di pronunciare correttamente alcune parole, indipendentemente con quale lingua una porzione di testo è scritta), con gli elaboratori di testo e nel web (es. per individuare solo le parole scritte in una certa lingua).