Apple integrerà un sensore di raggi UV sul futuro iWatch. Questo almeno è quanto ritiene probabile Blayne Curtis, analista della banca internazionale britannica Barclays. Secondo il consulente finanziario il sensore in questione arriverà dalla texana Silicon Labs, giacché questa disporrebbe del primo single-chip del genere.
Questi chip misurano l’esposizione ai raggi UV, permettendo di aiutare chi è rischio eritema o semplicemente avvisando, prevenendo l’insorgere di problemi legati alla prolungata esposizione alla luce del sole. L’analista ritiene che l’integrazione del chip potrebbe essere un meccanismo di differenziazione rispetto ai concorrenti. Un sensore del genere potrebbe essere sfruttato inoltre per misurare la frequenza del battito cardiaco (la pulsazione sul polso), come pulsiossimetro (per misurare l’emoglobina nel sangue in maniera non invasiva) e anche sensore per il controllo di gesture che sfruttano sia gli infrarossi sia la luce ambientale.
Apple da tempo ha assunto molti esperti in sensori biomedicali. Da quello che è sembrato di capire finora, l’iWatch (com’è stato ribattezzato dalla tutti, ma non c’è ovviamente un nome ufficiale) dovrebbe essere un bracciale che può essere connesso a iPhone e iPad, diventandone un’estensione e un sistema di controllo, ma anche e soprattutto un sistema dedicato al fitness e alla salute. Il campo dell’Healthcare per molte aziende si sta rivelando strategico e Cupertino potrebbe voler entrare trionfalmente anche in questo settore.