Cupertino è la multinazionale hi-tech più verde in assoluto e continua ad essere un esempio per l’intero settore (e non solo) con soluzioni ecosostenibili e green tech all’avanguardia: tra queste anche il nuovo data center Apple in Danimarca, già definito come «Il più grande investimento straniero nella storia del Paese». Come avviene per tutti gli altri data center Apple in USA, Cina e altrove, anche questa nuova struttura della Mela funzionerà completamente con energie rinnovabili.
In Danimarca però Apple si spinge oltre con una serie di soluzioni sviluppate in collaborazione con l’Aarhus University: rifiuti e scarti agricoli verranno processati per creare metano da impiegare per produrre energia per alimentare il data center Apple. La procedura di creazione del metano a partire dai rifiuti agricoli produce anche fertilizzanti ricchi di sostanze nutritive che vengono restituiti alle società agricole da cui provengono scarti e rifiuti.
Il ciclo ecosostenibile tra la struttura Apple, il territorio e le comunità adiacenti è definito come un “rapporto reciprocamente vantaggioso” nell’ultimo report ambientale Apple del 2017 rilasciato negli scorsi giorni. Il calore prodotto in eccesso dai server e dai computer del data center verrà raccolto e inviato alla centrale locale di riscaldamento, quindi impiegato per riscaldare le abitazioni delle vicinanze. Ricordiamo che Apple ha stanziato la somma di 1,7 miliardi di euro per costruire due data center in Europa, uno in Danimarca nella penisola dello Jutland e l’altro in Athenry in Irlanda: entrambi saranno completati ed entreranno in funzione entro la fine di quest’anno. Nei suoi data center Cupertino gestisce tutte le funzioni legate al cloud, quindi Siri, iTunes e negozi digitali, Apple Music, film e musica via cloud, conservazione e sincronizzazione dei dati degli utenti Apple su iCloud e altro ancora.