iMessage di Apple eviterà la regolamentazione che richiede l’interoperabilità con altre piattaforme di messaggistica secondo il Digital Markets Act (DMA) dell’UE, a seguito della conclusione di un’indagine condotta dal Regolatore.
L’indagine ha concluso che la piattaforma iMessage e il motore di ricerca Bing di Microsoft non hanno una posizione dominante sufficiente per rientrare nelle rigide regole del DMA per i servizi forniti dai cosiddetti “gatekeeper” digitali delle grandi aziende tecnologiche, tra cui Apple, Meta, Google, Amazon e TikTok.
La decisione ha dei risvolti pratici notevoli. Ed infatti, l’UE sta lavorando a legislazione nell’ambito del DMA che obbligherà le piattaforme di messaggistica ritenute “Gatekeeper” a essere disponibile su altre piattaforme. Le regole sull’interoperabilità avrebbero significato che le app di Meta, come WhatsApp o Messenger, avrebbero potuto richiedere l’interoperabilità con il framework di iMessage di Apple, e Apple sarebbe stata costretta a conformarsi nell’UE.
Tuttavia, l’indagine dell’UE ha stabilito che iMessage non rientra nella legislazione restrittiva del DMA perché non è ampiamente utilizzato dalle aziende. La tregua per Apple fa parte di un’indagine di mercato della durata di cinque mesi condotta dalla Commissione europea.
Nonostante la conclusione dell’indagine su iMessage, il DMA obbliga comunque Apple a effettuare importanti modifiche al suo ecosistema di app nell’Unione europea. Ad esempio, in iOS 17.4, previsto per il prossimo mese, Apple sta implementando aggiornamenti che consentiranno agli utenti di iPhone e iPad di scaricare e installare app al di fuori dell’App Store attraverso alternative app marketplaces.
Questa, però, è un’altra storia, che al momento non sembra avere dei risvolti di convenienza per sviluppatori che intendessero vendere app al di fuori di App Store. Per leggerla, vi consigliamo di partire direttamente da questo indirizzo.