Apple ha annunciato che investirà 2 miliardi di dollari per aprire un nuovo data center a Mesa, in Arizona, sul luogo in cui è attualmente sarebbe dovuto sorgere il suo impianto di produzione di vetro zaffiro, quello coinvolto nelle difficoltà economiche di GT Advanced Technologies.
La decisione di trasformare la destinazione di utilizzo della struttura, giunge al termine di un iter molto lungo e tormentato. Nell’ottobre 2013 Apple aveva deciso di costruire qui una fabbrica per vetro zaffiro, che sarebbe stata operativa sotto il controllo, appunto, di GT Advanced Technologies che doveva fornire le fornaci e gestire materialmente la produzione. Lo stabilimento avrebbe dovuto creare 2.000 posti di lavoro e spostare una parte importante della catena di approvvigionamento di componenti Apple per gli Stati Uniti; il progetto però fallì, come abbiamo scritto estensivamente, per difficoltà assortite; lo scorso ottobre GT Advanced Technologies ha presentato istanza di protezione dalla bancarotta, citando problemi con l’impianto in Arizona, con previsione di licenziare più di 700 dipendenti.
L’impianto è costato una pioggia di dollari: per l’investimento iniziale nel 2013, lo stato dell’Arizona ha erogato 10 milioni ad Apple, che a sua volta aveva investito 1 miliardo per l’impianto originale, cui vanno aggiunti gli attuali 2 miliardi per la realizzazione del data center.
La società prevede di iniziare i lavori nel 2016 e l’impianto dovrebbe impiegare 150 persone, in una struttura che servirà come centro di comando per la sua rete globale di data center. Di fatto da quel che si comprende potrebbe essere questo il principale centro dati mondiale di Apple.
Oltre agli investimenti per il data center, Cupertino prevede di costruire un mega impianto ad energia solare, in grado di produrre 70-megawatt, pari all’energia necessaria per alimentare oltre 14.500 case.
La trasformazione dell’impianto della Mela sembra escludere dunque che i prossimi modelli di iPhone possano essere dotati di schermo in vetro zaffiro, ma in realtà voci insistenti presentano l’ipotesi che Apple possa essersi rivolta ad un produttore esterno, magari situato in oriente. Forse uno dei suoi partner storici.
