Apple è stato il produttore a maggior crescita nel primo trimestre dell’anno solare 2012. Questo il dato più saliente, assieme al sorpasso di Samsung ai danni di Nokia, tra quelli forniti oggi da IDC che traccia un bilancio del mercato della telefonia cellulare.
Apple come in precedenti indagini, si colloca al terzo posto della classifica con un 8,8% del mercato globale. Un dato importante visto che siamo parlando di una società che vende fondamentalmente un solo modello di telefono (anche se in tre varianti); ancora più importante è il +88,4% in vendite fatto segnare rispetto allo stesso periodo dello scorso anno che eclissa il pur eccellente +35,4% di Samsung.
I coreani fanno benissimo nell’ambito degli smartphone con un clamoroso +267%, anche se il dato non è ufficiale, in quanto i 42,2 milioni di cellulari “intelligenti” venduti sono solo frutto di una stima visto che Samsung non fornisce informazioni ufficiali in merito. Samsung ed Apple insieme vendono 77,3 milioni di smarphone, il 53,3% del totale ma anche più del doppio di quelli messi insieme da Nokia (-50.8%), Rim (-29,7%) ed HTC (-23.3%), e Samsung proprio grazie al grande successo nell’ambito degli smartphone, arriva al primo posto della classifica generale della telefonia con il 23,5% del mercato davanti a Nokia con il 20,8. Come accennato in altre notizie, l’evento è storico perchè Nokia è stato il primo produttore al mondo nel campo della telefonia degli ultimi 14 anni.
Preoccupanti dal punto di vista di Nokia e Rim le note messe a margini di queste percentuali da IDC. La società di Espoo «perde precipitosamente terreno nei mercati emergenti» e ha necessità «di una rapida transizione verso Windows Phone su cui ha scommesso il suo futuro». Rim, «una società nel mezzo di un processo di transizione» ha invece toccato minimi non visti che nel 2009.
Per il futuro, in ogni caso, dice Ramon Llamas, senior research analyst del programma Mobile Phone Technology and Trends di IDC, «sarà importante tenere sotto osservazione Samsung ed Apple, in vista del lancio di nuovi modelli, ardentemente attesi»