Se Apple, come pare quasi certo, non terrà da qui al 10 giugno data dell’apertura della WWDC, nessun keynote, saremo di fronte ad un record di quella che potremmo definire l’era moderna di Cupertino: la massima distanza tra due presentazioni pubbliche ed ufficiali di un prodotto o un servizio. La tabella che illustra questo dato viene pubblicata oggi da BusinessInsider. Da essa si apprende che Apple nel corso degli ultimi tre anni ha tenuto un kyenote per annunciare prodotti più o meno rilevanti, ma comunque significativi visto che di solito questi eventi non sono mai organizzati per presentare qualche cosa che ha carattere minore, ogni 80 giorni circa; dalla presentazione di iPad mini e i nuovi iMac, il 4 ottobre 2012, al 10 giugno saranno invece passati 249 giorni, tre volte il tempo mediamente trascorso in passato.
Quello che viene enunciato dalla tabella non è solo un dato statistico fine a sé stesso ma rappresenta una valida chiave interpretativa sia del calo azionario che Apple ha avuto (e che viene plasticamente raffigurata proprio dalla tabella di BusinessInsider) che dei dubbi che stanno avendo alcuni analisti su quel che si prepara in Apple. Se da una parte, infatti, la mancanza di nuovi prodotti significa un inevitabile riduzione delle vendite, quindi della crescita e dunque del valore in borsa, dall’altra fornisce ai rivali la possibilità di recuperare il terreno perduto due fattori che sono strettamente connessi.
Ora su questa scelta (o via obbligata) si possono elaborare diverse ipotesi. La più pessimistica è che Apple abbia perso la capacità di innovare e quindi quella di essere aggressiva come in passato, la più ottimistica è che nei laboratori di Cupertino si sta lavorando a qualche cosa che non è una evoluzione come, in fondo, sono stati tutti i principali prodotti dal 2010 ad oggi, ma qualche cosa che è destinato ad imprimere una svolta alla gamma di prodotto o ai servizi di Apple. A quale delle due dovremo guardare lo potrà dire solo il tempo.