Pareri e commenti continuano a fluire in seguito all’annuncio dello storico accordo Apple e IBM, per l’offerta congiunta dei dispositivi iOS abbinati con le soluzioni IBM per la produttività in azienda. Tra le numerose voci che plaudono l’iniziativa e i commenti un po’ amareggiati dei fan storici di Apple che insieme a Steve Jobs hanno sempre visto in Big Blue un acerrimo rivale, vale la pena prendere in esame l’opinione approfondita e informata degli analisti di IDC, una delle società di analisi di mercato più quotate e più considerate nel mondo business e consumer.
Secondo IDC “Apple e IBM formeranno una combinazione formidabile per la mobilità d’impresa”. L’analisi parte dal presupposto che l’unico modo per Apple per estendere il business iPhone e, in misura minore, anche iPad è quello di proporre modelli più economici, soluzione che però contrasta con gli ottimi risultati finora raggiunti da Cupertino. Così la strategia di rafforzare vendite, servizi e funzioni per il mercato business corrisponde meglio alla filosofia di Apple e promette di ottenere risultati migliori nel settore business che negli ultimi anni è maturato considerevolmente.
Secondo IDC infatti l’epoca e gli effetti del BYOD sono ormai in calo: ricordiamo che con questa sigla delle iniziali di Bring Your Own Device viene indicato il fenomeno nato con iPhone in cui i dipendenti delle società cercano di utilizzare il proprio dispositivo personale anche per il lavoro, quindi senza che questo device sia stato scelto, acquistato e integrato nei sistemi IT della società. Inoltre per le aziende l’adozione di un determinato dispositivo rispetto a quelli della concorrenza non rappresenta più un vantaggio competitivo, questo perché da solo l’hardware non può fare la differenza in termini di funzioni e servizi, assicurati invece da app, piattaforma cloud e così via.
Per tutte queste ragioni l’accordo Apple e IBM, secondo IDC, risulta essere la scelta giusta per entrambe le società, una strategia in grado di attrezzare sia Apple che IBM per le sfide future che il mercato business riserva nei prossimi mesi e anni.
