Le vendite al di sotto delle previsioni di iPhone 4 non sono state tali per Apple. Ecco quello che hanno riferito Tim Cook e Peter Oppenheimer durante la presentazione dei risultati fiscali, terminata qualche minuto fa.
Parlando dei “soli” 17 milioni di iPhone venduti, un record per il trimestre ma al di sotto delle previsioni della media degli analisti che in qualche caso si attendevano vendite fino a oltre 20 milioni, i due manager di Apple hanno fatto sapere che internamente le previsioni sulle cifre erano quelle che sono state conseguite. «Reputavamo che ci sarebbe stato un rallentamento delle vendite – ha detto Cook – in conseguenza degli annunci che avevamo fatto alla WWDC. La presentazione di iOS 5 e di iCloud hanno dato il via alla macchina delle indiscrezioni che specialmente nella parte finale del mese di settembre ha rallentato molto le vendite». Il discorso sulle indiscrezioni che avrebbero frenato le vendite di iPhone è stato successivamente reiterato in risposta a numerosi analisti che chiedevano precisazioni in merito, segno che le voci sul nuovo telefono sono state rienute determinanti sull’andamento del mercato.
Un altro fatto che ha limitato le vendite di iPhone 4, ha spiegato l’amministratore delegato di Apple, è stato il differimento dell’apertura di nuovi mercati in nuovi paesi e la scelta di non aggiungere nuovi operatori mobili: «in vista del lancio del nuovo modello». Meno paesi e meno operatori significa meno iPhone venduti.
Anderson ha poi messo in evidenza alcuni fattori ritenuti importanti dalla dirigenza Apple: la solidità del mercato iPad che continua ad essere irraggiungibile dai concorrenti e che è considerato una grande opportunità per il futuro (6,9 miliardi di fatturato determinato dal tablet, il 146% in più rispetto lo scorso anno) e l’espansione a livello internazionale. Il CFO e l’amministratore delegato hanno puntato l’attenzione sulla Cina che rappresenta una opportunità eccezionale nel giudizio di Apple: «tutto quel che abbiamo fatto negli Usa lo stiamo facendo in Cina», ha detto Cook. Il grande paese asiatico è passato da 3 miliardi di fatturato per il 2010 a 15 miliardi per il 2011, 4,5 miliardi solo nell’ultimo trimestre. Apple ha 7000 punti vendita di iPhone in Cina e 200 APR. Attualmente la Cina è il mercato a maggior crescita in assoluto nel mondo per Apple. Ma oltre alla Cina nell’obbiettivo di Apple ci sono anche altri paesi come il Brasile (+118% anno su anno, 900 milioni di fatturato), Russia e Medio Oriente. Cupertino sembra essere intenzionata a scommettere massicciamente a livello internazionale come dimostra il numero di store: nel corso dell’ultimo trimestre sono stati aperti 30 negozi di questi 21 erano all’estero (4 in Italia). Apple prevede nel corso dell’anno fiscale 2012 (che si chiuderà a fine settembre del prossimo anno) di aprire 40 nuovi negozi, tre quarti fuori dagli USA. Per l’america si parla ormai sostanzialmente di ampliare e ammodernare quelli già esistenti.
Cook ha poi fatto cenno al fattore cannibalizzazione del mercato Mac in conseguenza dell’attenzione per iPad. «Stiamo verificando che un certo numero di clienti compra iPad invece di un nuovo Mac, ma un numero molto più grande compra iPad al posto di computer Windows». Il mercato dei laptop e dei deskop è decisamente fiorente per Apple che ha battuto la crescita complessiva del settore per il 23° trimestre in fila. Con il suo +26% anno su anno Apple per la precisione cresce 6 volte di più del mercato.