Il problema del riscaldamento e del “Throttling” sui nuovi MacBook Pro 2018 con CPU Intel Core i9 6‑core a 2,9GHz (che con il Turbo Boost può arrivare fino a 4,8GHz) derivano da un problema software e possono essere corretti con un aggiornamento. È quanto ha comunicato Apple a vari siti, facendo sapere di avere analizzato la questione sin dal primo video dello Youtuber che lamentava l’aggressivo Thermal Throttling con l’i9 da 6-core in abbinamento ad Adobe Premiere, confermato poi anche da nuovi filmati e anche con applicazioni come Final Cut Pro X.
“Eseguendo vaste prove sulle prestazioni sottoponendo la macchina a diverse mole di lavoro, abbiamo identificato l’assenza di una digital key (chiave digitale, ndr) nella sezione del firmware che si occupa dl thermal management, elemento che può portare le velocità di clock a influire sul profilo di progettazione termica del processore dei nuovi MacBook Pro” si legge in una nota diramata dal portavoce di Apple. “La soluzione del bug è inclusa nell’odierno macOS High Sierra 10.13.6 Supplemental Update la cui installazione è raccomandata a tutti gli utenti dei nuovi MacBook Pro”.
“Ci scusiamo con i clienti che hanno sperimentato performance meno che ottimali sui loro nuovi sistemi” ha aggiunto Apple. “Gli utenti possono aspettarsi velocità fino al 70% superiori per il MacBook Pro da 15″ e fino a due volte superiori per il MacBook Pro da 13″, così come evidenziato nei risultati che mostrano le performance sul nostro sito”.
L’aggiornamento a macOS High Sierra 10.13.6 Supplemental Update è indicato come “in grado di miglioare la stabilità e l’affidabilità dei computer MacBook Pro con Touch Bar (2018) e la sua installazione è raccomandata a tutti gli utenti dei nuovi MacBook. Gli utenti dei MacBook Pro di nuova generazione devono scaricare “manualmente” l’update da un browser.
macOS High Sierra 10.13.6 Supplemental Update per i nuovi MacBook Pro 2018 può essere scaricato da questo indirizzo (il file che consente di eseguire l’aggiornamento è multilingua, italiano compreso).
Prima della dichiarazione ufficiale di Apple, sono circolate varie congetture sulla possibile origine del problema. Una di queste chiamava in causa i regolatori di tensione (VRM), componenti che controllano la potenza fornita al processore.
L’autore del primo video che dimostrava l’esistenza del problema con Adobe Premiere ha riferito dal sito TechCrunch di essere stato interpellato sia da Apple sia dal Pro-producer responsabile di Premiere. ’È stato impressionante vedere come hanno rapidamente operato con la comunità per capire cosa stava succedendo” ha spiegato Lee. “Il primo passo è stato replicare il problema per capire la causa”. “Quando hanno capito, credo che abbiano trovato il modo per risolverlo”.
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