Pochi computer degli albori dell’informatica personale hanno il fascino di Apple I, la macchina che ha segnato i primi passi di Apple da una piccolissima società nel garage di Steve Wozniak e Steve Jobs alla multinazionale di scala globale dei nostri giorni: tra pochi giorni un rarissimo esemplare di Apple I funzionante e per di più con scatola originale autografata da Wozniak andrà all’asta.
La produzione era esclusivamente a mano, effettuata personalmente da Jobs, Wozniak con l’aiuto di amici e familiari: è rimasto in produzione pochissimo perché era una macchina pensata esclusivamente per gli smanettoni di elettronica. Dal 1976 e al 1977 ne sono stati prodotti solamente 200 unità circa, di cui circa 175 venduti. Un numero limitatissimo di pezzi che contribuisce non poco a far lievitare i prezzi per collezionisti disposti a sborsare anche cifre astronomiche pur di mettere le mani su queste reperto di archeologia informatica.
L’ Apple I funzionante è stato riportato in vita e restaurato da Corey Cohen, un esperto di questo modello: l’asta presso RR Auction parte dal prezzo di 50 mila dollari, una somma irrisoria tenendo presente che nel 2019 un esemplare è stato venduto all’asta da Christie a Londra per la strabiliante somma di 471.000 dollari.
Il lotto si presenta come una preda perfetta per appassionati e collezionisti facoltosi. Oltre all’ Apple I funzionante infatti è inclusa una semplice scatola di cartone, quella originale impiegata per la consegna alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, più l’interfaccia per registrare e caricare programmi dalle musicassette, i manuali originali, l’alimentatore anche questo originale, la tastiera Datanetics in chassis di legno, un monitor bianco e nero dell’epoca e anche un lettore di musicassette Panasonic.
Nel video pubblicato su YouTube da Corey Cohen viene mostrata la macchina in funzione, filmato che riportiamo in questo articolo: sono visibili vari test di caricamento software e di esecuzione, incluse alcune demo che visualizzano a schermo le fotografie di Wozniak e Jobs in grafica ASCII.
Ricordiamo che un raro esemplare di Apple I è stato acquistato da Marco Boglione nel 2010, macchina poi restaurata e rimessa in funzione grazie all’aiuto degli esperti del Politecnico di Torino: macitynet era presente all’evento di cui trovate il reportage in questo articolo.
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