Apple è una delle aziende che investe di più al mondo in ricerca e sviluppo. Solo negli ultimi cinque anni ha investito nel settore 50 miliardi di dollari, un cambiamento di rotta rispetto al passato quando preferiva eventualmente acquisire tecnologie su cui puntare. Ora vari analisti cominciano a chiedersi dove sono i frutti di questi investimenti, su cosa sta investendo effettivamente la Mela e quando vedremo qualcosa di veramente nuovo.
Nonostante il denaro investito da Apple in ricerca e sviluppo, “abbiamo visto pochi frutti dal loro lavoro”, riferisce Dan Ive, analista finanziario di Wedbush. Con la saturazione del mercato smartphone, continua l’analista, Apple “sta attraversando una mini-crisi o una situazione da codice rosso”.
Solo nel 2018 la Casa di Cupertino ha speso 14.7 miliardi in ricerca e sviluppo. Questa cifra è più di quanto speso da Intel e tre volte superiore a quanto speso da IBM. Da questo punto di vista, Apple ora segue solo Amazon, Alphabet e Microsoft, tra le aziende più rinomate negli USA per le attività di ricerca.
Se si tiene conto delle entrate, la ripartizione in ricerca e sviluppo di Apple è inferiore rispetto ad aziende come Facebook che dedica il 18% delle entrate alla ricerca o al 32% di AbbVie, multinazionale del settore biofarmaceutico ma la spesa di Apple in percentuale sulle entrate è superiore a quella di General Motors, General Electric e Boeing, e si avvicina a quella di IBM.
In che cosa sta investendo Apple? Il CEO Tim Cook nell’ultima riunione annuale degli azionisti ha riferito di rilevanti investimenti in cose di cui – per il momento – non può parlare. Da anni è ad ogni modo noto l’interesse della Mela per le auto a guida autonoma e per tecnologie/visori dedicati alla Realtà Virtuale/Aumentata. Non mancano ovviamente gli investimenti in chip dedicati che vedremo in futuri prodotti (i SoC della serie Ax), nuovi chip dedicati e nuove versioni di dispositivi indossabili (Apple Watch e AirPods), funzionalità dedicate alla salute.
Apple ha anche investito in settori per i quali ha poi cambiato idea. Si è vociferato per anni di una TV smart di nuova generazione e recentemente pare siano stati licenziati 190 dipendenti che lavorano al progetto dedicato alla guida autonoma. Gli ultimi dell’azienda vanno nella direzione dei servizi ma qualche analista ipotizza un po’ di “confusione” in quel di Cupertino. Quando Steve Jobs era al comando, era stato capace di tagliare tutto ciò che non serviva e indirizzare l’azienda su una specifica e ben definita griglia di prodotti sui quali concentrarsi. L’impressione di molti è che ora l’azienda navighi a vista, senza un preciso obiettivo.