Bill Stasior, team leader di Siri dal suo arrivo in Apple nel 2012, è stato rimosso dal suo incarico di capo progetto. A riferire l’indiscrezione è il sito The Information (citato a sua volta da AppleInsider), secondo il quale Stasior non è più il coordinatore del gruppo; non è stato a licenziato ma è ancora in servizio per la Mela anche se non è chiaro quale sarebbe il suo nuovo ruolo.
La decisione non sarebbe stata assunta, almeno principalmente, per insoddisfazione nei confronti del lavoro svolto ma per un cambiamento di strategia. Secondo quanto immaginato da John Giannandrea, senior vice president responsabile Machine Learning e Strategie per l’Intelligenza Artificiale, il gruppo dovrebbe focalizzarsi sugli orizzonti futuri e sulle grandi strategie, riducendo l’attenzione sugli aggiornamenti minori presentati tipicamente ogni anno.
Stasior ha una specializzazione differente. È un manager Apple di lunga data e le sue radici in Apple si rintracciano alle radici di Siri; l’aveva assunto Scott Forstall per occuparsi dell’assistenza virtuale, un incarico assunto dopo avere lavorato per la divisione ricerche A9 di Amazon , il “motore” che consente di gestire i risultati di ricerca da Live Search e da Alexa, Amazon.com e altri motori di ricerca.
Prima di arrivare in Apple, Giannandrea, ha lavorato con Google dove ha contributo a integrare l’I.A. in vari prodotti, incluse ricerche, Gmail e Google Assistant. Era arrivato in Big G nel 2010 con l’acquisizione di Metaweb, una startup dove lavorava come chief technology officer. Metaweb era descritto come un “database della conoscenza mondiale”, Knowledge Graph ora inglobato da Google nel motore di ricerca e in grado di rispondere query da parte dell’utente.
Siri, a un certo punto, era stato un elemento al centro dell’attenzione del defunto CEO Steve Jobs che, insieme a Forstall, immaginavano un’intelligenza artificiale non confinata alle ricerche sul web e al controllo del dispositivo ma qualcosa di più simile alle interazioni umane. Quanto immaginato è tramontato con la morte di Jobs e l’uscita di scena di Forstall. Sotto la guida di Giannandrea, si apprende dagli insider, le ricerche Apple nel settore del machine learning e dell’intelligenza artificiale sono diventate sempre più importanti e fondamentali in un contesto in cui il controllo vocale è ormai sempre più determinante.
In aggiunta a questo, nel corso del suo mandato, Stasior ha avuto enormi difficoltà gestionali. Non si è dovuto occupare solo dello sviluppo di un’anteprima di un prodotto AI ma gestire anche lotte intestine tra i ranghi interni in competizione. In aggiunta a questo, o forse anche per questo, Siri viene giudica oggi un prodotto inferiore ad alcuni concorrenti
La rimozione di Stasior dall’incarico di team leader di Siri arriva in un momento cruciale nel mondo degli assistenti vocali, con concorrenti sempre più agguerriti come quelli di Amazon e Google, aziende che ormai sono riuscite a eguagliare, diffondere e in alcuni casi anche superare Apple su questo versante. Il bilancio dell’ingresso della Mela nel settore degli home speaker, è per il momento contrastante, per via anche di vari limiti intrinseci di Siri. Apple spera che Giannandrea riuscirà a creare qualcosa per differenziarsi dai concorrenti, dall’alto della sua esperienza con il mondo dell’AI.