Dagli archivi della Federal Communications Commission (FCC) – l’agenzia governativa statunitense che gestisce le telecomunicazioni – emerge la registrazione di un dispositivo al quale Apple fa rifimento con il nome in codice “A2657” indicato come un generico “adattatore di rete”.
Del dispositivo in questione riferisce il sito 9to5Mac spiegando che Apple ha inviato alla FCC una unità campione il 22 gennaio 2022 e che l’approvazione da parte di questa agenzia è necessaria quando il dispositivo sfrutta prodotti che in qualche modo sfruttano frequenze radio (es. Bluetooth o Wi-Fi).
Non sono emerse immagini ma nella documentazione si fa riferimento a due porte Gigabit Ethernet Wi-Fi, Bluetooth, antenna NFC e una porta USB-C. Altri dettagli interessanti sono l’integrazione di 32GB di memoria di storage interna e la presenza di 1,5GB di memoria RAM. In una diversa versione dello stesso prodotto si fa riferimento a una porta Lightning al posto dell’USB-C e alla presenza di 1GB di memoria RAM.
Dai documenti emerge ancora che nel dispositivo è integrato il firmware “19F47”, una versione preliminare di iOS 15.5. Da quest’ultimo dato sembra di capire che il dispositivo in questione sfrutti un chip Apple Silicon, alla stregua dello Studio Display.
L’accessorio in questione a quanto pare è stato testato in abbinamento a MacBook Pro e iMac e Apple avrebbe richiesto un accordo di non divulgazione fino a novembre 2022.
Le ipotesi su cosa possa essere l’oggetto in questione sono tante: un hub di rete per Mac, un dispositivo da proporre in sostituzione agli ormai defunti router AirPort, una docking station, un dispositivo diagnostico da sfruttare in abbinamento a qualche software oppure semplicemente un monitor da 27 o 32 pollici che andrà ad ampliare l’offerta di Apple nel campo dei monitor desktop.