A febbraio dello scorso anno, Tim Cook aveva riferito che Apple aveva acquisito circa un centinaio di aziende negli ultimi sei anni, una media di più di una al mese. Il ritmo di queste acquisizioni sembra avere subito una decelerazione negli ultimi due anni. Lo fa notare Bloomberg spiegando che nell’anno fiscale 2021 (da ottobre 2020 a fine settembre 2021), la Mela ha investito “solo” 33 milioni di dollari per l’acquisizione di altre aziende. Nei primi nove mesi dell’anno fiscale 2022, l’importo è salito a 169 milioni di dollari, comprensivo degli assegni staccati per le startup Credit Kudos e AI Music. Siamo lontani dalle attività di M&A (Merger and Acquisitions, fusioni e acquisizioni) da 1,5 miliardi di dollari registrate nel 2020.
Le operazioni in questione non fanno riferimento alle spese per i contenuti di Apple TV+, inclusi i vari programmi e gli accordi quali quelli per esclusive con la Major League Baseball e la Major League Soccer, con programmi in diretta prepartita e dopopartita in esclusiva su Apple TV+ in alcuni Paesi.
Apple è sempre prudente quando si tratta di dover sborsare grandi cifre e finora ha evitato grandi acquisizioni che fanno rumore, come l’acquisto di Activision da parte di Microsoft ($ 69 miliardi), o di iRobot da parte di Amazon (1,7 miliardi).
La Mela ha un patrimonio immenso (179 miliardi di dollari) e potrebbe ovviamente acquisire qualsiasi grande azienda e nonostante voci messe in campo da analisti che suggeriscono l’acquisizione di Netflix, Tesla o Disnay, mosse di questo tipo non avverranno probabilmente mai, anche perché qualsiasi attività di merging e acquisizione rischia sempre di far scattare indagini da parte delle autorità di regolamentazione. È successo recentemente con Meta: la Federal Trade Commission (FTC) ha chiesto il blocco dell’acquisizione di Within (sviluppatore noto per l’app Supernatural) sottolineando che Meta occupa già una posizione dominante nel mercato della Realtà Virtuale.