Apple sta avendo difficoltà a ottenere alcuni chip per la gestione dell’alimentazione destinati ad iPhone e altri dispositivi, una carenza che arriva in concomitanza dell’imminente e importante stagione degli acquisti natalizi. A riferirlo è Bloomberg spiegando che le difficoltà di approvvigionamento di questi chip sono in gran parte dovute a vincoli commerciali e interruzioni nella catena di fornitura scaturite dalla pandemia di coronavirus in corso.
Non è chiaro in che modo l’assenza di questi componenti avrà impatto sul trimestre più importante di Apple. Il report non specifica qual è il fornitore di chip per l’alimentazione che vincola Apple ma tipicamente questi produttori lavorano per più marchi. Nel teardown degli iPhone sono emersi chip prodotti da Texas Instruments, ST Microelectronics e Qualcomm, e altri ancora progettati da Apple stessa.
I chip destinati al power management sono un componente fondamentale di iPhone 12, con il 5G che aumenta il consumo energetico. Nonostante le difficoltà, i produttori di chip saranno ad ogni modo priorità a Apple, vista l’importanza del cliente e dei numeri che permette loro di fare.
Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC) a ottobre aveva riferito che gli smartphone 5G richiedono molti chip in più rispetto a smartphone 4G. Tale elemento e l’incertezza sulla pandemia sta portando varie aziende ad accumulare componenti per la paura di rimanere senza, in particolare dopo che Huawei ha cominciato ad accumulare scorte dal momento che dal 15 settembre non è più in grado di ottenere alcuni chip causa delle restrizioni imposte dall’amministrazione Trump.
C’è un problema generale di stoccaggio di alcuni componenti che secondo gli analisti potrebbe perdurare per altri due trimestri. A sottolineare l’importanza dei chip di power-management, l‘acquisizione nel 2018 da parte di Apple di Dialog Semiconductor, specializzata nella produzione di una componente strategica in un mercato sempre più dominato da dispositivi mobile che funzionano a batteria.