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Apple ha permesso ad Hulu e altri sviluppatori accesso ad API riservate

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Dal processo che vede contrapposte Apple ed Epic Games emerge che la Casa di Cupertino aveva una “whitelist” di sviluppatori ai quali permetteva di accedere a funzionalità aggiuntive per gli abbonamenti.

Nel corso della testimonianza di Matt Fischer, Vice Presidente responsabile dell’App Store, al dirigente è stato chiesto di una conversazione in una mail con Cindy Lin, Apple Director of Program Management.

Nella mail – scrive Appleinsider – si fa riferimento ad un messaggio di Fischer a Lin su un tweet riguardante l’annullamento automatico degli abbonamenti App Store. Fischer chiedeva come Hulu avesse potuto passare dagli acquisti in-app a suoi sistemi di pagamento, riferendo che Phil Schiller (a capo di App Store) aveva visto il tweet e chiedeva cosa stesse succedendo.

Nella risposta, Lin aveva spiegato che Hulu era inclusa in un elenco di sviluppatori che avevano accesso a funzioni speciali per la gestione di rimborsi e annullamenti.

“Hulu fa parte di un insieme di sviluppatori presenti ina una whitelist e che hanno accesso ad API di annullamento/rimborso”, aveva spiegato Lin. “Già nel 2015 avevano usato queste a supporto di upgrade istantanei per due nuclei familiari, prima dell’integrazione di funzionalità per gli upgrade/downgrade di abbonamenti”.

A Fischer nel corso del processo è stato chiesto se Apple fornisce ad alcuni sviluppatori accesso a determinate funzionalità, precluse ad altri. Fischer ha riferito che non lo fa ma ha spiegato che a volte esegue test su nuove funzionalità con gruppi ristretti di sviluppatori di app prima di renderle disponibili a tutti gli altri.

Epic Games vuole obbligare Apple a ripubblicare Fortnite su App Store

In un diverso momento del processo è stato chiesto a Fischer di una mail nel quale quest’ultimo avrebbe fatto riferimento alla sicurezza di non avere di competitor sull’App Store. Fischer ha negato questa affermazione, riferendo che la persona che ha fatto il commento era male informata. “Abbiamo promosso app concorrenti con quelle Apple prima che arrivassi nel team App Store nel 2010, e abbiamo continuato non solo a distribuire ma anche a presentare e promuovere app competitive con altre app nello store”.

Fischer ha anche indicato dettagli sui rapporti di lavoro tra Epic Games e Apple prima dei problemi per “Fortnite”, spiegando che Epic aveva ad esempio chiesto ad Apple di cambiare le policy per consentire di offrire regali in-app; la Casa di Cupertino effettuò i cambiamenti, offrendo questa funzionalità a tutti gli sviluppatori. Fischer ha anche riferito del supporto di Apple per promuovere il concerto virtuale del rapper Travis Scott, apice dell’evento Astronomical su Fortnite.

La diatriba di Epic Games contro Apple è iniziata con l‘introduzione in Fortnite di un sistema di pagamenti diretto vietato dalle regole di App Store, ma anche dal regolamento di Google Play Store: il gioco è stato espulso da entrambi i negozi digitali. Tutti gli sviluppi della vicenda sono disponibili da questa pagina.

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