Janneke Parrish, leader del movimento #AppleToo – un gruppo di dipendenti che hanno creato prima un canale Slack e poi un sito ad hoc per chiedere ai colleghi di condividere brutte esperienze all’interno di Apple – è stata licenziata.
Parrish, program manager che si occupava di Mappe, avrebbe cancellato senza autorizzazione alcuni file dai computer aziendali, impedendo di effettuare alcune indagini. Secondo quanto riferisce The Verge, membri del personale di Apple ritengono che il licenziamento sia legato al suo lavoro con il gruppo #AppleToo.
“Possiamo confermare che non lavora più per Apple”, ha riferito l’avvocato Vincent P. White dello studio White, Hilferty, and Albanese, “ma al momento non possiamo riferire oltre per far fronte alla situazione”.
In precedenza Parrish aveva pubblicamente dichiarato di essere rimasta delusa dopo un incontro informale con Tim Cook, appuntamento attivato per discutere di questioni di parità retributiva e vessazioni.
Non è la prima volta che una dipendente viene allontanata per tali questioni. Poche settimane addietro Ashley Gjøvik – una senior engineering program manager- ga affermato che l’azienda l’ha messa in congedo amministrativo dopo sue lamentele su Twitter su presunti episodi di sessismo sul lavoro. Recentemente la Casa di Cupertino è stata criticata da alcuni dipendenti perché vuole obbligare questi ultimi a tornare a lavorare nel quartier generale.
Deirdre O’Brien – responsabile Retail + People dell’azienda – a settembre ha affrontato alcune questioni lamentate dai dipendenti come ad esempio il rispetto della parità salariale, sottolineando che l’azienda fa riferimento ad una società indipendente per analizzare ogni anno le retribuzioni, colmando eventuali lacune individuate, un approccio considerato “il migliore della sua categoria”.